Politica orizzontale.

Nonostante ci sia chi le preferisce Cicciolina (Adolfo Urso) e le donne del PDL la considerino “un personaggio che magari è di peso per i bijoux” (parola di Alessandra Mussolini), pare che Daniela Santanchè stia per diventare sottosegretario al welfare del governo Berlusconi IV. Un risultato eccezionale per chi, alle ultime elezioni politiche, si era presentata come rivale dell’attuale premier.

Quali armi avrà utilizzato la leader del Movimento per l’Italia per sedurre il Cavaliere (le passate e presenti diatribe escludono che si tratti di una iniziativa di Gianfranco Fini, considerato “il peggiore dei traditori”)? Ecco alcune delle parole d’amore che la pasionaria ha sussurrato all’orecchio del premier nel recente passato:

  • “Credo che Berlusconi gradirebbe molto avermi con lui. Il problema è che io non sono in vendita“. “Berlusconi mi ha fatto diversi regali: braccialetti, collane e pensieri vari in occasione delle festività e dei miei compleanni”. “È un uomo generoso e attento alle persone, ce ne sono pochi come lui. Tra noi c’è ancora amicizia. Per una donna di destra questo è un valore molto importante, ma purtroppo Silvio ormai è caduto nel teatrino della politica. E per questo sono molto delusa e inoltre il suo programma è inattuabile” (29 febbraio 2008, Corriere della Sera).
  • “Faccio un appello alle donne: il voto più inutile è quello per Silvio“. Berlusconi “non ha fatto nulla per le donne, e ha delle donne una visione ben differente dalla nostra. La Destra sosterrà politiche solidali per le giovani mamme. Il leader del PDL avrebbe dovuto rispettare il patto con chi ha fatto cadere il governo Prodi. Non lo ha fatto e non rispetterà nessun patto nemmeno con gli italiani” (23 marzo 2008, Ansa).
  • Berlusconi “non ha rispetto per le donne, lo dimostra la sua vita giorno dopo giorno. Ha detto a quella ragazza precaria di sposare un miliardario: non è questa la risoluzione del precariato. Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare” (25 marzo 2008, Ansa)
  • Berlusconi accusa: lei “è quella destra Billionaire che cerca di portarci via i voti ma fa solo il gioco della sinistra”. Replica di Santanchè: “E’ ossessionato da me. Tanto, non gliela do“. “Le ragazze che vogliono fare carriera non devono darla, non serve. Bisogna darla solo per amore”. Quindi, “inutile dare il voto a Berlusconi, uno che vede noi donne sempre in posizione orizzontale, e mai verticale” (8 aprile 2008, Repubblica)
  • “Le offese quotidiane di Berlusconi mi inorgogliscono perché vengono da chi, seduto sui suoi miliardi, non conosce né vergogna, né le esigenze vere e i bisogni degli italiani e dimostra sempre di più di essere ossessionato dal successo della destra”. “Ha perso la testa come uomo e come politico e anche come imprenditore che disprezza il lavoro di una imprenditrice che si è fatta da sola, che non ha una barca e una sola casa con il mutuo. Solo quello che si ruba si nasconde ed è forse per quello che le sue principali abitazioni sono all’estero. I soldi io, a differenza sua, non li ho mai sprecati per effetti speciali, vulcani, terremoti e laghi artificiali. Tutto quanto ruota a lui sa di finto, di vero c’è solo la paura che gli fa la destra” (10 aprile 2008, AGI)
  • “Berlusconi ci prova con tutte, però è uno che che fa il circo con le gatte e non con le tigri. Quindi, con me è stato impossibile: non posso far parte del suo circo non essendo una gatta” (10 aprile 2008, DiacoBlog).

All’indomani del risultato elettorale (non proprio positivo), Repubblica  (15 aprile 2008) riporta: “Mentana e Sky se la contendono ma la spunta Canale 5, dove annuncia che giammai si alleerà con il Partito delle Libertà: “Tendo proprio a escluderlo”. Sorride come se avesse vinto. Pazienza se non andrà in Parlamento: “La politica non si fa solo in Parlamento, si fa tra la gente””. 

Ma la nostalgia delle poltrone è dietro l’angolo, e l’approccio aggressivo cede a poco a poco il posto a uno più mansueto. Che sembra funzionare, se è vero che a fine settembre 2008 Santanchè lascia La Destra di Storace, a cui aveva approdato nemmeno un anno prima dalle fila di Alleanza Nazionale, per  “collaborare con il PDL“. Storace perde così “la sua Lara Croft” , insieme alle “bizzarre velleità” che confessa di aver dovuto “sopportare”.  La ritroverà un anno dopo, anche se con una formazione diversa (il MPI), in un rinnovato afflato berlusconiano che il 15 novembre conduce entrambi Storace e Santanchè a correre con il PDL alle regionali di marzo 2010

Nell’intervista di Fabrizio Roncone (8 gennaio 2010, Corriere della Sera) la retromarcia della leader del MPI è completa:

Cioè, stando alle parole del (quasi) neo-sottosegretario, come una gatta di cui non ha rispetto e che conosce solamente un asse cartesiano: quello orizzontale. Chissà se basterà l’investitura, a vincere il rimpianto.


7 pensieri su “Politica orizzontale.

  1. So che è superfluo, ma per aggiungere un altro tassello, la stessa signora Santanché ad una trasmissione ha raccontato che una delle prime volte che era stata invitata a non ricordo quale riunione dell’allora FI, vedendola arrivare Gasparri si sia lasciato scappare un “Ma che ci fa qui questa …..” e al posto dei puntini va sostituito un termine che significa signorina dai costumi facili. Quale sia il termine esatto non lo so, la signora Santanché non l’ha detto.

    Michele Gardini

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