Perché Santoro non avrà i miei 10 euro.

Perché versare 10 euro per la nuova trasmissione di Michele Santoro?

[…] mi sento come quel tunisino da cui è nata la rivolta nel Maghreb. Che andava a vendere la frutta e la verdura al mercato e che, visto che lo Stato metteva tasse e gabelle insostenibili, si è dato fuoco. Anche noi siamo con il carrettino a cercar di vendere la nostra frutta e la nostra verdura su Internet, sulle tv a diffusione regionale, su Sky e potrebbero esserci pressioni governative per limitarci o per impedirci di andare in onda. Solo che noi non ci daremo fuoco e faremo il nostro programma lo stesso.

[…]

La battaglia è disegnare un futuro diverso del sistema informativo e televisivo: se avremo attorno uno stadio, migliaia di persone a sostenerci, ci sentiremo più forti.

Dunque la rivolta di Santoro contro l’informazione andrebbe finanziata perché paragonabile a quella tunisina per la democrazia. In entrambi i casi, perché l’analogia abbia senso, ci sarebbe un regime autoritario tale da costringere il ribelle (Mohamed Bouazizi in Tunisia, Michele Santoro in Italia) a operare ai margini della legalità, fronteggiando lo spettro della disoccupazione, le percosse (fisiche o metaforiche, a seconda dei casi) del Sistema e addirittura (ma per il solo Bouazizi) l’eventualità di gesti estremi (darsi fuoco).

Io non so se Santoro si renda conto dell’incredibile mancanza di rispetto del suo paragone verso chi è davvero oppresso, verso chi è disposto a rinunciare alla propria vita (e non a una trasmissione in prima serata) per denunciare la sua mancanza di libertà.

Quello che so per certo è che Santoro può scordarsi i miei 10 euro.

61 pensieri su “Perché Santoro non avrà i miei 10 euro.

  1. Non sono per niente d’accordo. Il paragone potrà essere forte, inopportuno, sbagliato, ma ciò non significa che ServizioPubblico sia un idea sbagliata e che non debba essere sostenuta. Non appoggiare un progetto che cerca di ampliare gli spazi di libertà nell’informazione italiana solo perché il frontman fa un paragone improprio è alquanto eccessivo e anche un po’ sospetto, credo che sia solo un pretesto per opporsi a qualcosa senza un reale motivo.

  2. Neanche io pagherò i 10 euro.
    Perché pagare per vedere una cosa che posso scaricare gratis da internet?
    Se mi costringessero a pagarlo come fanno per il canone per guardare Ferrara, allora sì che lo farei.

    • se non ti piace, non pagare, ma se ti piace e vuoi vederla ancora potrebbe valere la pena di pagare ….
      Forse Santoro avrà abbastanza soldi , ma tutti gli altri che servono a fare un programma ?
      Dubito che voglia addossarsi tutte le spese, soprattutto se non riceve un feedback positivo.

      Su internet c’è tanto gratis, ed è bene condividere le idee, ma anche i pensatori devono mangiare 😉
      Pensare che tutto debba essere sempre e comunque gratis è pericoloso.

      Un esempio, posso anche pretendere di comprare un programma, farmi dare i sorgenti e poi regalarlo, starà al programmatore fare un prezzo giusto, sapendo che poi non potrà più ricavarci molto,
      ma non posso pretendere che mi facciano un programma gratis o peggio, copiarne illegalmente uno
      ( soprattutto quando ce ne sono tanti ottimi e “free as in beer”)

      • ma cosa dici!! forse Santoro avra’ abbastanza soldi??certo che ne ha, e tanti 2 mioni e piu’ di buona uscita dalla rai li ha presi lui non io, se non trova chi gli fa fare la trasmissione non viene a vhiedere alla povera gente le 10 euro per vedere il suo bel faccione arrogante alla televisione, ma come ogni bravo imprenditore di se stesso investe il suo denaro per produrre la trasmissione e cercare di venderla a quella emittente che la vuole comprare. Questo vuol dire fare rischio di impresa come hanno fatto tante persone aprendosi piccole imprese rischiando sulla propria pelle e non fare il parassita che chiede i 10 euro alla gente che a malapena arriva a fine mese con lo stipendio.

  3. per non sparare cacate , mangia meglio e un po di carbone vegetale . la vita tornerà a sorriderti e soprattutto ti passerà la voglia di dire fesserie .

  4. Pingback: Il colpevole è Michele Santoro « tempestadicervelli

  5. Già dati, (al posto del canone preferisco dare i miei soldi a chi guardo invece che per Radio londra etc) credo e spero che la società italiana possa cambiare e per iniziare c’è bisogno di una libera informazione oltre che di una presa di coscienza che siamo noi a poter e dover cambiare questo sistema d’informazione e di politica

  6. Ho sempre apprezzato Santoro, soprattutto per iniziative quali RaiPerUnaNotte e TuttiInPiedi che questa trasmissione futura vorrebbe serializzare, ma ultimamente il suo atteggiamento mi sta facendo sospettare che stia diventando un po paranoico assieme ad altri personaggi che prima stimavo molto (es: Travaglio) e altri che da un pezzo ho preso a detestare (il capopopolo barzellettiere Grillo). Questo grande occhio che ci osserva tutti e non vede l’ora di porre la sua censura fascista io non lo vedo, ne qui ne in altre iniziative come l’ammazza-blog. Ho già espresso il mio parere, si tratta di ignoranza e incompetenza, e nel caso Rai anche di dilattentismo della dirigenza oltre che autolesionismo finalizzata al compiacimento di Mr Patonza.

    Poi che diavolo di pressione governativa potrebbe essere attuata su Sky o sulle reti locali o sul web? Il caso di Current per quanto apprezzassi il canale si è dimostrata una bolla di sapone, il canale era in perdita fissa, fine della questione. Le frequenze locali sono state vendute perché serve molta più banda per la futura 4G (sarebbe bene vendere anche qualche frequenza inutilizzata della Rai e costringere a far elo stesso per Mediaset) e anche qui nessuno complotto ma un provvedimento anzi tardivo, andava fatto da un pezzo.

    Inoltre davvero uno dei conduttori più pagati (giustamente vista la sua abilità) d’Italia si vorrebbe paragonaere a un fruttivendolo con il carretto?

    • Condivido in pieno. Queste persone faranno anche sana informazione, ma non mi sembra il caso di trattarle come divinità alle quali si puo’ permettere ogni cosa senza obbiettare. Nessuno dovrebbe essere escluso dalle critiche.

      @Fabio: Curioso come a post del genere abbocchino decine di persone pronte a criticare ma senza argomenti, dev’essere stata la brevità del tuo articolo ad aver sollevato questo vespaio. (:

  7. i miei invece li avrà, perché io pago più di 100 euro x gli stipendi a Ferrara, vespa e minzolini che non guarderò mai, per una tv “pubblica” che è orientata politicamente e che non mi da nulla, quindi mi sembra giusto versare questi 10 euro x la libertà e l’uguaglianza, per una tv non pilotata e che guarderò con interesse.

    il paragone sarà anche un po’ fuori misura, ma rende l’idea

    in fin dei conti 10 euro non fanno fare la fame a nessuno. spero al contrario che mi sfamino con un programma finalmente senza censure.
    Santoro, sono con te

    • fai il bravo va….se lo fa Santoro o la Dandini se lo fa Fazio o la Gabanelli e Floris, “tanto per dirne alcuni” tutto e’ democrazia e liberta’, se lo fanno altri di altro parere e’ volgare e schierato giornalismo di partito…ribadisco “fai il bravo va…”

  8. ok, i miei 10 euro li ho messi. l’unica cosa che mi sta sul c….. è che anche se tu non metterai i tuoi, comunque potrai vedere il programma. non solo, ma potrai commentarlo con post di m….a come questo. e sarà tutto ok per me, perchè tu hai il sacrosanto diritto di farlo. come SANTORO HA IL SACROSANTO DIRITTO DI POTER DIRE QUELLO CHE VUOLE. E’ LA DEMOCRAZIA BABY!

    • Credo ti sfugga un concetto: una trasmissione come quella di Santoro – per le finalità proposte da Santoro – è bene che la veda chi già non sa le cose che si vanno lì a denunciare. Che senso ha pagare per qualcosa che già abbiamo?

      Per questo motivo darei volentieri i miei 10 euro per un prodotto che venga poi diffuso proprio tra coloro i quali quei 10 euro non li hanno versati. Viste le premesse, direi che non sarà questo il caso, per cui neanche io darò i miei 10 euro, riservandomi però di cambiare idea in futuro.

  9. qullo che mi dispiace è che la gente critica dellle persone oneste x 10 euro che nn sono obbligatorie invece di pensare a ste merde di politici che si sono mangiate tutto è quello che ci meritiamo

  10. definire il paragone di Santoro (nella stessa frase) “forte” e “sbagliato” dimostra un po’ di confusione: può essere forte (cioè sgradevole) ma anche utile a comprendere un concetto (e quindi corretto). Ma non lo è, o meglio, mi pare sia solo sgradevole.
    Santoro è un professionista, da molti apprezzato per il suo stile, che lavora da anni (ben pagato) per un’Azienda palesemente in balia delle più feroci lottizzazioni partitiche: il suo grido di dolore (in RAI non esiste più libertà) pare quello di Fini, che spiegò la diaspora pidiellina con la scoperta che Berlusconi era un dittatorucolo che aveva fondato un partito/azienda in cui dialettica e dibattito non esistevano. Dopo 17 anni di convivenza fa un po’ ridere.
    Se è stato folgorato sulla via di Damasco, e vuole iniziare una vera lotta per una nuova e più libera forma di comunicazione, lo faccia: basterà investire parte della sua lauta liquidazione per poter partire senza problemi.

    • @marco
      “…il suo grido di dolore (in RAI non esiste più libertà) pare quello di Fini..”
      …Con la differenza che Santoro nei 17 anni trascorsi non ha fatto il palo a questo regime. Nonostante la lottizzazione, vent’anni fa in RAI si poteva vedere di tutto, adesso no. Adesso, dopo decenni di scontri, del tutto casualmente, a Santoro è negato uno spazio nonostante gli ascolti e i ricavi che la sua trasmissione portava (favorendo, del tutto casualmente, la concorrente Fininvest).

      Il folgorato sei tu: le banalità che hai scritto possono essere dettate solo da ignoranza e ideologia (senza offesa). Dopo quello che hai scritto, ho deciso di “investire” i 10 euro richiesti. Non ne posso più di un’iformazione che genera qualunquisti!

      • @Dwight A.
        “…dettate solo da ignoranza e ideologia (senza offesa).” Bontà tua, ma non preoccuparti, non mi conosci, non ti conosco, non puoi offendermi. Però rilevo quelle che, nonostante tu non sia toccato né da ignoranza né da ideologia, mi sembrano quantomeno incongruenze. Descrivi Santoro come un rivoluzionario neorisorgimentale (“…dopo decenni di scontri…” e con chi poi?) ma l’unico suo merito che tu citi (“…gli ascolti e i ricavi…”) è lo stesso di trasmissioni come Amici, Grande Fratello, XFactor ecc. Non mi sembra granché per un martire combattente. Dici che Santoro “…non ha fatto il palo a questo regime.”: e che ha fatto allora, l’ha cambiato? Stai postulando che senza Santoro ne avremmo avuto uno ancor peggiore? Non lo credo francamente possibile, e penso nemmeno tu. Io credo, fuor di ideologie (e cercando di non essere banale…) che Santoro rappresenti un cliché, come tanti, il presentatore che organizza la rissa tra due emicicli attentamente ponderati, scegliendo i più truculenti, volgari e fastidiosi (i vari Castelli, La Russa, Ghedini, Santanché, Porro, Belpietro ecc.), impegnati a urlare offese e falsità alla controparte più “british”, solitamente di “sinistra” (un altro cliché ampiamente sperimentato con D’Alema e Bertinotti, solo per fare due fulgidi esempi). Non una gran novità a ben guardare. Il risultato? Informazione prossima allo zero, in un clima da stadio in cui l’unica possibilità per il telespettatore è quella di schierarsi pro o contro (altro cliché, quello del bipolarismo) in modo acritico, perché tra urla, offese e bufale farsi un’opinione equilibrata è impossibile.
        Poi magari ti capita di guardare Report (per esempio) della Gabanelli, e ti riappacifichi con giornalismo e informazione: nessun urlo, nessuna offesa, informazione a 360° col continuo (e difficile) impegno dell’obiettività. Alla fine della serata non sei diventato un ultras, ma un cittadino un poco più consapevole.
        Ma si sa’, al popolo servono le bandiere (e la Gabanelli è troppo giornalista per essere scambiata per una bandiera), meglio seguire il garrire di Michele al vento (che a volte, si sa’, cambia, come tra il ’96 e il ’99, quando il combattente si è spinto coraggiosamente entro le linee nemiche di Mediaset…).
        Ma a me sembra un sistema banale, populista, ideologico… senza offesa

  11. In questo articolo c’è 0 (*ZERO*) argomentazione. Alla fine dici solo che Santoro è irrispettoso verso il magrebino che si è dato fuoco. ROFL. Io non do i 10€ a Santoro per un motivo più sincero e valido: sono disoccupato. Ma riconosco che hai abilità (appena sufficiente) a provocare reazioni nel web surfer…

  12. Beppe, stai la a sottilizzare su un paragone, secondo te, sbagliato e, come le peggiori pubblicità occulte, influenzi anche chi ti segue???
    Alcune volte le tue idee sono TROPPO improntate alla tua GUERRA PERSONALE contro tutto e contro tutti… non salvi niente oltre al TUO movimento “5 stelle”? … mah!
    Forse anche tu dovresti imparare a rispettare le persone, specialmente quelle che hanno fiducia in te, che ti seguono e che, ultimamente sempre più spesso, si trovano spiazzate dalle tue prese di posizione.
    Cordiali Saluti.

  13. Hey Michele, ho sempre rispettato il tuo lavoro… ma minchia, non scherziamo: davvero stai chiedendo dieci ..zzo di euro a me? Chiarisci se si può…

  14. Pingback: Dal Canone Rai al Canone Santoro e la webtv che non c’è « Yes, political!

  15. Sono d’accordo con il post, anche Santoro deve cominciare a mettere qualcosa, qui tutti facciamo informazione libera a gratis, se crede in un idea e vuole combattere lo può fare tranquillamente senza alcun contributo.

    Per altro può fare una trasmissione solo con gli introiti pubblicitari, inizi pure lui a mettersi in gioco come ogni povero cristo di imprenditore che non ha certo la sua base di partenza.

    E poi sinceramente io non so che farmene della sua informazione a senso unico, ho la rete che mi consente di sapere la verità che cerco.

  16. Pingback: Post di oggi 8 October 2011 | Rassegnata stampa, opinioni non richieste di Simone Grossi

  17. Ragazzi/e spero che vi rendiate conto che quando Santoro parla non parla solo ai plurilaureati etc… ma parla anche a persone semplici che hanno bisogno di significati e paradigmi di immaginario che siano efficaci. Smettetela di fare i Filologi e pensate se quello che fa è giusto o sbagliato. Se è giusto e siete d’accordo 10 euro glieli date altrimenti no. Molto semplice… Io ci credo, vivo all’estero e aspetto di essere informato in maniera STRUTTURATA ed esauriente sulla situazione del mio Paese.

  18. Fabio, secondo me la parola chiave del discorso di Santoro è quel “io mi sento”. Non paragona nè se stesso né la sua situazione lavorativa a nessuno, vuole solo far capire come si sente. E, sinceramente, dopo l’ultimo anno (e tutti gli anni precedenti) con da una parte il mobbing interno dalla Rai e dall’altra le telefonate di B per bloccarlo dall’esterno, non è che gli si può dare tutti i torti, credo…

    Comunque, chiaramente, sei liberissimo di non dare 10 euro per Comizi d’amore, non è è obbligatorio. Io però spero che il programma tu lo guardi lo stesso 🙂

    Paz

  19. Ricordo che Umberto Eco ha notato già alcuni anni fa come nella “democrazia” mediatica non ci sia bisogno dei manganelli, basta controllare l’informazione. L’Italia non sarà come la Tunisia ma non è neanche una democrazia compiuta, diciamo che è parzialmente libera. Credo inoltre che al posto di Santoro non sarei contento di essere sempre a rischio, di sapere che vogliono farmi la pelle, che devo stare attento a quello che dico e alla trasmissione che faccio, di subire le pressioni del direttore generale, le manganellate (mediatiche) dei giornali del Capo, e poi ogni tanto, di essere veramente cacciato.

  20. Cara persona che ti fai chiamate come un acronimo da chat (non che sia una cosa negativa), il tuo atteggiamento da “specchio riflesso” di certo non ti aiuta a smentire le mie parole, ma anzi, da un effetto opposto.

    Cosa ci sarebbe di non edificante dell’esprimere il proprio disappunto su certi commenti, che hanno su una base sciocca ?
    Fin ora ho usato toni pacati e gentili fino a prova contraria.

    Mi spiace che tu abbia fatto così, perchè offuschi quei pochi che hanno fatto dei commenti seri qui dentro, in un post esposto in maniera poco condivisibile.

    Onore comunque a Fabio chiusi, che accetta le critiche senza fiatare.

  21. E se al posto di stare dietro ad uno schermo del pc e pagare per sentirci rassicurati, uscissimo tutti per strada a protestare? Sicuramente molti di noi lo fanno (quelli che mi insulteranno), ma molti preferiscono pagare un obolo per sentirsi realizzati e “aver fatto quel che dovevano fare”. No, signori, le cose non vanno così, o non dovrebbero -a questo punto- più andare così.

  22. Pingback: Post di oggi 9 October 2011 | Rassegnata stampa, opinioni non richieste di Simone Grossi

  23. Pingback: La nuova tv di Santoro sul web: dove sta la differenza? « D I S . A M B . I G U A N D O

  24. A parte il paragone Italia vs Tunisia che lascia il tempo che trova, il problema è che quando t’imbarchi in un nuovo progetto non puoi chiedere subito 10 euro al tuo potenziale pubblico a scatola chiusa.

    Visto che hai guadagnato (parecchio) in Rai, rischia del tuo e se il progetto è bello troverai sicuramente finanziatori.

    L’Italia gira sempre al contrario.

  25. e meno male che ogni tanto fioriscono proposte come quest’ultimo commento di inchiman.
    Vuoi fare una cosa bella? libera?
    sei miliardario?
    bene… comincia, dopo semmai chiedi donazioni… la farai senza pubblicità alcuna?bene, se mi piace ti darò i miei 10 euro o anche di più volentieri.

    Ovviamente non è questo il caso, perchè non ho mai amato Santoro e la sua televisione con dibattito calcistico (o forse sarebbe meglio dire ultrà). Le mancanze, gli errori lessicali e di concetto e poi la libertà…ah la libertà. tante di quelle volte ho chiamato/scritto per rettificare/contestare alcune cose che aveva detto, mai che abbia avuto una spiegazione/risposta, neanche redazionale.
    Ma d’altronde da una persona che usa tautologico per dire demagogico questo ed altro…

  26. Scritto come l’hai scritto, Fabio, sembrerebbe di poterti dare ragione. D’altronde ognuno, nella vita, fa le scelte che crede più opportune. Ma se si ri-leggesse attentamente quello che Santoro dice, a me sembra che il tuo giudizio (perchè tale è e come tale può passare per verità assoluta) sia troppo tranciante e, se permetti, anche un pò fuori scala. Secondo me Santoro voleva solamente far capire la differenza tra un “salotto buono” come quello di Vespa, per esempio, dove si invitano i compaesani della moglie sempre in maniera e numero sproporzionato (un pò come alla radio con Forbice, se ci fate caso) tali da sopraffarre l’avversario con la loro cultura e l’avanzata educazione oxfordiana per far passare così il famoso messaggio che una menzogna più la ripeti e più si avvicina alla verità, e la necessità di provare a fare informazione ad ampio respiro in una televisione che, fino a prova contraria, è di tutti. E non certo perchè si paghi il canone. Anzi, potrei aggiungere che la TV è libera e non costa alcunchè. Il canone è un’altra cosa e ne usufruisce anche Mediaset. Per dirla tutta noi paghiamo anche Mediaset grazie a mamma RAI, altrimenti non si potrebbe vedere. Sia chiaro: tutto questo in linea teorica e per il principio che le tasse le paghiamo (quasi) TUTTI. Ma la richiesta di Santoro è una libera scelta che ognuno di noi può o non vuole fare, non è imposta. Niente a che vedere, per riportare una risposta letta su un sito di destra, con il fatto che ci si dovrebbe scandalizzare se Berlusconi chiedesse o si comportasse così con i propri elettori, a parte confondere capre e cavoli. Quel paragone voleva essere solo una piccola speranza di libertà, anche per noi: d’altra parte chi, a doggi, dei partiti dell’opposizione si è proposto come alternativa rincorrendo il proprio passato senza avere alcunchè da dire sul futuro? Quanto alla Gabbanelli, qualcuno dovrebbe andare a rileggersi del suo comportamento nei confronti del migliore autore che aveva negli anni passati per quella sua trasmissione e che aveva fatto, per l’incisività delle sue inchieste, la fortuna di quella trasmissione. Basterebbe solo questo per ridimensionare tante persone che crediamo pure o vittime delle circostanze (o dei CDA) visto che quell’autore fu licenziato senza alcun sostegno anche morale da parte della stessa giornalista. Comunque, per quel che mi riguarda penso di donare quei 10 euri anche per la curiosità di vedere l’evoluzione della specie. D’altronde ne spendo tanti in sigarette che, forse, questi euri mi faranno smettere di fumare.

  27. @massimo1: se parlando della Gabanelli ti riferisci a Paolo Barnard, si tratta di un personaggio al limite della psicosi che rischiava di screditare il lavoro di Report. Bene che non collabori più.
    In quanto a Santoro, quoto Fabio Chiusi, quel paragone è indecente. Ma anche se volessimo perdonargli quest’ultimo scivolone, vorrei capire qualcosa di più sul prodotto per cui chiede il nostro contributo. Quello che apprezzavo nei suoi programmi erano i reportage, opera di validissimi collaboratori, perlopiù migrati altrove. Santoro preso da solo è sopratutto un abile regista di risse televisive. Dubito che riuscirà a creare dei contraddittori nel suo circo privato e temo che si ridurrà a fare il predicatore, nutrendo il suo ego smisurato. Ora, per sentire le sue filippiche e vedere Ruotolo intervistare l’ennesima zoccola del Cav., mi sembra troppo anche un solo euro.

    • si Federico, mi riferivo a Barnard che, detto tra noi, anch’io non apprezzo molto. Il mio commento era però riferito ai rapporti tra lui e la Gabbanelli al momento cui è stato licenziato senza sostegno da parte di lei pur avendo contribuito alla riuscita di quel programma. Quanto a Santoro va detto che neppure dei programmi in RAI potevamo conoscere in anticipo i contenuti. Ci siamo sempre basati sul cliché della trasmissione sempre uguale e dalla forza di alcuni personaggi. Ma quella per lui (e per noi che l’abbiamo seguita) era una formula vincente oltretutto per la stessa RAI sotto tutti i punti di vista. Basta il confronto con quello che è rimasto. D’altronde va detto anche che Santoro non è solo un giornalista ma qualcosa di più: è un animale da palcoscenico sia teatrale che televisivo e come tale si comporta. Sta tutto qui il suo smisurato ego. Se poi farà il predicatore potrà sempre permetterselo: per noi è una voce che manca nel coro di questo centrosinistra desaparecidos. Forse, per certi versi, colma proprio questa lacuna. Dispiacerà per i contraddittori (ammesso che non ci siano) perchè almeno con quello si poteva giudicare chi avevamo di fronte. E sostengo sempre che quel paragone non dico sia azzeccato ma sia comunque pertinente per lo scopo che ha denunciato. La strumentalizzazione la facciamo solo noi.

  28. a Fabio e’ bello il programma che fai tu…nessuno! Intanto in 2 giorni Santoro ha alzato 210 mila euro…i tuoi dieci euro lo sai dove te li puoi mettere??? Anzi compraci un po’ di caramelle e cioccolata, vedi che cosi’ ti passa pure il nichilismo

  29. Pingback: UnoZero, la colletta per Santoro | Il blog di Raffaele Pizzari

  30. Mi sembra che il paragone fatto da Santoro fosse volontariamente esagerato e provocante, della pessima ironia direi. E anche se mi sbagliassi, e Santoro, nel dire ciò che ha detto, fosse stato serissimo, comunque mi sembra ridicolo decretare che non meriti i tuoi 10€. Io odio Santoro e penso sia un pessimo giornalista (a differenza di alcuni uomini che lavorano per la sua trasmissione), ma in questo momento una voce come la sua, per quanto di parte, è quantomeno necessaria.
    E poi, diciamolo, conduce uno dei pochi programmi che tirano qualcosa.

  31. Mi pare che Santoro tenti il “bis” dell’esperimento condotto da quelli de «Il Fatto Quotidiano», che a suo tempo lanciarono una campagna abbonamenti sulla “fiducia” (alla quale abboccai anch’io con 100,00 euro per il .pdf annuale).
    Con il senno di poi devo anche dire che – riguardo a «Il Fatto» – non lo rifarei: 24 pagine quando va bene, una grafica a mezza via tra un bollettino sindacale e un fumetto (ma chi l’ha scelta?) e tolto Berlusconi e il governo – comunque sempre interessanti – gran pochi contenuti. E considerando che si vantano di non ricevere un euro di finanziamento pubblico: be’, si vede; e comunque a 1,20 euro – oltretutto nemmeno 7 giorni su 7 e la domenica con un inserto pieno di vignette similosteria del porto – non è certo regalato.
    In sintesi: nemmeno io darò i 10 euro a Santoro, ma credo non per gli stessi motivi di Fabio Chiusi. È che comincio ad essere un po stufo di fare credito à gratis per finanziare le casse della «Casta dei paladini dell’antisistema»: di Star dell’indignazione da denuncia civile davvero non dovremmo più averne bisogno.

  32. da alcuni vostri commenti emerge il perchè in Italia le belle idee non posso funzionare. Uno perchè quando qualcuno fa una proposta decente anziché analizzarne il contenuto voi analizzate solo il portafoglio e due perché non vi chiedete mai se dando fiducia a quella persona le cose possono cambiare..il vostro pensiero fisso è: “CAVOLO MA PERCHè I SOLDI NON CE LI METTE LUI DATO CHE NE HA COSì TANTI???????? ” questo è il vostro massimo!…..ma se il cambiamento riguarda tutti…perchè dovrebbe contribuire solo Santoro???? Allora facciamo così, se l’idea funziona, chi non ha versato i 10 euro continuerà a papparsi Vespa e compagnia bella… a vita..!!!

  33. Scusate se mi intrometto nell’acuto dibattito nato tra i pro e contro l’obolo.

    Chi è in grado di dirmi cosa abbia cambiato Santoro in 17 anni di TV pubblica?

    Intendo dire, a parte gli inutili pistolotti dei politici di turno, i resoconti urlati dalle piazze del momento, le sue personali aperture alle trasmissioni, eccetera, cosa ha fatto Santoro in 17anni di TV?

    17anni nei quali il Presidente del Consiglio non è praticamente mai cambiato.

    Detto questo per dire: dare 10 euro ad un giornalista che per molti anni ha fatto TV, ma che non ha portato risultati concreti, se non quelli di far parlare di se stesso e della censura che gli hanno sempre imposto e bla bla bla, non mi passa manco per l’anticamera del cervello.

    Detto francamente Santoro che cosa rischia? Il paragone con il Tunisino, che esasperato si è dato fuoco, lo trovo anch’io oltraggioso. Lo trovo oltraggioso perché quella persona, veramente vessata, è stata in grado di mettere la propria vita in gioco per la collettività prima degli interessi personali. Lui invece, Santoro, dopo le trasmissioni lo vedevi nel ristorante – cool – a mangiarsi il branzino al sale. Santoro fa esattamente il contrario del Tunisino, mette i propri interessi personali prima di quelli della comunità.

    Trovo tutto questo imbarazzante e lo specchio di questi tempi. Santoro lo vedo come uno che critica il Grande Fratello ma è talmente intossicato dalla voglia di visibilità che perde lucidità.

    P.S. Grande Fratello inteso come strumento non come trasmissione a scanso di equivoci

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