Il caso Mesiano: le reazioni e la dichiarazione di Berlusconi.

Una collezione delle reazioni al caso Mesiano


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“Da due giorni, grazie al servilismo di Claudio Brachino e dei suoi telekiller, abbiamo un’altra prova su strada del regime dei telemanganelli” (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano).

“Il video sul giudice Mesiano andato in onda su Canale 5 è spaventoso, e lo è qualunque sia la sua genesi giornalistica. È spaventoso se il suo impressionante effetto minatorio discende da un’intenzione consapevole. Ma è spaventoso anche se siamo di fronte a un gioco cretino, come di chi padroneggia malamente un’arma e credendo di sparare a salve esplode pallottole vere” (Michele Serra, La Repubblica). 

“Non si tratta (solo) di un eccesso di servilismo, a cui pure troppa parte della stampa scritta e parlata ci ha da tempo abituati. Siamo a una svolta di sistema. La maggioranza di governo, il suo leader e i suoi cortigiani valutano sempre più la giustizia con il metro della utilità: «è giusto non ciò che rispetta le regole ma ciò che conviene». E, coerentemente, non badano ai mezzi per ottenere decisioni utili. Indipendentemente dal fatto che siano giuste e conformi alle regole. Dopo il rifiuto di sottoporsi al processo siamo alla delegittimazione del giudice e alla intimidazione di tutti i magistrati che dovranno occuparsi in futuro di vicende analoghe. 
Il salto di qualità è evidente e non può restare senza risposta da parte di tutti i cittadini onesti” (Livio Pepino, Articolo 21).

“Un servizio «esclusivo» con nessuna rivelazione che sia degna di questa etichetta, ma che difficilmente può ritenersi lesivo della dignità o dell’onorabilità del magistrato ripreso. Ripreso, tra l’altro, per la strada. Dove non ci sono assolutamente vincoli di privacy […] La denigrazione […] nessuno spiega in che cosa concretamente sia consistita. Nel mostrare un magistrato che fuma cinque sigarette? Perché va dal barbiere? Aspettiamo chiarimenti […]” (Roberta Catania, Libero).

“In confronto a ciò che quotidianamente vediamo, leggiamo e sentiamo questa è acqua fresca […] le insinuazioni e il gossip che ogni giorno ci vengono propinati da tutti i mezzi d’informazione sono ben più pesanti. Capisco che Mesiano possa essersi irritato: non è piacevole vedersi rinfacciare pantaloni blu, mocassino bianco e calzini turchese. Capisco meno che l’Associazione nazionale dei magistrati, capace di mantenere una calma marmorea di fronte ad intrusioni indecorose nella dignità e nella privacy di personaggi altolocati, sia insorta con veemenza, e che si sia parlato di «pestaggio mediatico». Andreotti Belzebù e mafioso non ha suscitato e non suscita scalpore. Invece per Mesiano è previsto addirittura un intervento del Consiglio superiore della magistratura. Viene inoltre annunciata un’inchiesta del sindacato lombardo dei giornalisti contro Claudio Brachino, responsabile di Mattino Cinque. Questo tipo di giornalismo non mi manda in estasi, ma evidentemente piace se numerose testate della carta stampata e della televisione fanno a gara nel praticarlo. Ma quanto rumore e quanta indignazione per così poco” (Mario Cervi, Il Giornale).

“Un avvertimento per tutti i giudici che domani dovranno decidere le sorti dell’uomo più potente e vendicativo d’Italia” (Marco Lillo, Il Fatto Quotidiano).

“La vicenda che riguarda il giudice Mesiano e il suo “pedinamento” mostrato in tv da Canale 5 è vergognosa se la si guarda dal punto di vista della deontologia professionale che dovrebbe indicare i comportamenti a un qualsiasi giornalista, scandalosa se si pensa a tutte le chiacchiere spesso inutili che si fanno sul “diritto alla privacy”, spaventosa – letteralmente, perché mette paura – per l’uso orwelliano che il potere fa della televisione” (Francesco Ferrante, Europa).

“Poter mettersi le scarpe e le calze che si vuole. Ecco un altro dei diritti a rischio nell’Italia berlusconiana” (Ivan Scalfarotto).

“Più che televisione con l’elmetto, è stata una fesseria senza cervello. […] Se il filmato fosse andato in onda su un’ipotetica (ed inesistente) televisione dei magistrati, avrei denunciato il tentativo di farci parlare dei suoi calzini anziché del fatto, non so quanto fondato, che egli abbia brindato contro una persona che poi, effettivamente, ha citato a sproposito nella sentenza che ne condanna l’azienda. Invece il filmato è stato trasmesso da una televisione che fa capo a quella stessa azienda, quindi denuncio l’infantile, superficiale e masochistica cretinata” (Davide Giacalone, il legno storto).

“Oggetto di sguardo indiscreto qualsiasi momento di vita quotidiana può essere travisato con l’aiuto di un commento insinuante. Il gesto più insignificante può essere additato come sintomo rivelatore di un’attitudine che, proprio perché non spiegata e misteriosa, può apparire ancora più insidiosa: prova provata di un carattere ostile.
L’allusione che si fa maldicenza resta generica ma assume un carattere di precisione chirurgica. Vuol dire: questo che vedete è l’uomo qualsiasi che ha imposto una multa smisurata al presidente del consiglio migliore che l’Italia abbia mai avuto. E noi ve lo mostriamo nella sua insignificante quotidianità. E’ legittimo che un uomo così insignificante possa colpire l’eletto dal popolo? E il popolo non dovrà allora esprimere riprovazione per un gesto che cancella l’abisso che deve separare l’uomo comune dal capo?” (Pancho Pardi, MicroMega).

“Inquadratemi i calzini” (Dario Franceschini).

 

La dichiarazione del Premier


Da ultimo, consiglio di leggere quanto riportato oggi da Libero (p. 4). Salvatore Dama scrive che Berlusconi avrebbe dichiarato ai parlamentari campani del PDL:

“Raimondo Mesiano? “Ha comportamenti strani, siede sulle panchine e parla da solo, è in cura per problemi di depressione“. Tanto che a Silvio Berlusconi viene “il dubbio” che non sia stato lui a “scrivere materialmente la sentenza” […] Canale 5 “non ha mandato una telecamera a seguire Mesiano, sono immagini riprese in maniera amatoriale, con un telefonino“.

Le prove, Presidente?

10 pensieri su “Il caso Mesiano: le reazioni e la dichiarazione di Berlusconi.

  1. presidente se lo dice lei , l’ha mandato lei il giornalista , il detective ..lo spione con il telefonino a pedinarlo ?!!
    metodo collaudato ..pedinare fino a che il pedinato non fa qualche passo falso o misterioso …o anche niente , poi ghe pensi mi !!!

  2. un video amatoriale col telefonino? Allora Perché oggi Brachino si è scusato? tra l’altro è stato cosmico non avere in studio la tanto invocata “controparte”( per esempio ad annozero, ballarò ecc…) per difendere il giudice. poi difendere da che…

  3. Pingback: [Instant Blogging] Resoconto dell’episodio di Ballarò dal titolo “La lotta politica in Italia”. « ilNichilista

  4. Non sarà peggio una “santa Giovanna d’Arco all’italiana” con in registratore nell letto di Berlusconi per L’Espresso pubblicare?

    un pab=pamphlet anti-Berlusconi pubblicare?
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    Caso Mesiano, Disinformazione, Giornalismo, Mediaset, Silvio Berlusconi

    Il caso Mesiano: le reazioni e la dichiarazione di Berlusconi.
    In Politica on Ottobre 18, 2009 at 7:32 pm
    Una collezione delle reazioni al caso Mesiano

    “Da due giorni, grazie al servilismo di Claudio Brachino e dei suoi telekiller, abbiamo un’altra prova su strada del regime dei telemanganelli” (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano).

    “Il video sul giudice Mesiano andato in onda su Canale 5 è spaventoso, e lo è qualunque sia la sua genesi giornalistica. È spaventoso se il suo impressionante effetto minatorio discende da un’intenzione consapevole. Ma è spaventoso anche se siamo di fronte a un gioco cretino, come di chi padroneggia malamente un’arma e credendo di sparare a salve esplode pallottole vere” (Michele Serra, La Repubblica).

    “Non si tratta (solo) di un eccesso di servilismo, a cui pure troppa parte della stampa scritta e parlata ci ha da tempo abituati. Siamo a una svolta di sistema. La maggioranza di governo, il suo leader e i suoi cortigiani valutano sempre più la giustizia con il metro della utilità: «è giusto non ciò che rispetta le regole ma ciò che conviene». E, coerentemente, non badano ai mezzi per ottenere decisioni utili. Indipendentemente dal fatto che siano giuste e conformi alle regole. Dopo il rifiuto di sottoporsi al processo siamo alla delegittimazione del giudice e alla intimidazione di tutti i magistrati che dovranno occuparsi in futuro di vicende analoghe.
    Il salto di qualità è evidente e non può restare senza risposta da parte di tutti i cittadini onesti” (Livio Pepino, Articolo 21).

    “Un servizio «esclusivo» con nessuna rivelazione che sia degna di questa etichetta, ma che difficilmente può ritenersi lesivo della dignità o dell’onorabilità del magistrato ripreso. Ripreso, tra l’altro, per la strada. Dove non ci sono assolutamente vincoli di privacy […] La denigrazione […] nessuno spiega in che cosa concretamente sia consistita. Nel mostrare un magistrato che fuma cinque sigarette? Perché va dal barbiere? Aspettiamo chiarimenti […]” (Roberta Catania, Libero).

    “In confronto a ciò che quotidianamente vediamo, leggiamo e sentiamo questa è acqua fresca […] le insinuazioni e il gossip che ogni giorno ci vengono propinati da tutti i mezzi d’informazione sono ben più pesanti. Capisco che Mesiano possa essersi irritato: non è piacevole vedersi rinfacciare pantaloni blu, mocassino bianco e calzini turchese. Capisco meno che l’Associazione nazionale dei magistrati, capace di mantenere una calma marmorea di fronte ad intrusioni indecorose nella dignità e nella privacy di personaggi altolocati, sia insorta con veemenza, e che si sia parlato di «pestaggio mediatico». Andreotti Belzebù e mafioso non ha suscitato e non suscita scalpore. Invece per Mesiano è previsto addirittura un intervento del Consiglio superiore della magistratura. Viene inoltre annunciata un’inchiesta del sindacato lombardo dei giornalisti contro Claudio Brachino, responsabile di Mattino Cinque. Questo tipo di giornalismo non mi manda in estasi, ma evidentemente piace se numerose testate della carta stampata e della televisione fanno a gara nel praticarlo. Ma quanto rumore e quanta indignazione per così poco” (Mario Cervi, Il Giornale).

    “Un avvertimento per tutti i giudici che domani dovranno decidere le sorti dell’uomo più potente e vendicativo d’Italia” (Marco Lillo, Il Fatto Quotidiano).

    “La vicenda che riguarda il giudice Mesiano e il suo “pedinamento” mostrato in tv da Canale 5 è vergognosa se la si guarda dal punto di vista della deontologia professionale che dovrebbe indicare i comportamenti a un qualsiasi giornalista, scandalosa se si pensa a tutte le chiacchiere spesso inutili che si fanno sul “diritto alla privacy”, spaventosa – letteralmente, perché mette paura – per l’uso orwelliano che il potere fa della televisione” (Francesco Ferrante, Europa).

    “Poter mettersi le scarpe e le calze che si vuole. Ecco un altro dei diritti a rischio nell’Italia berlusconiana” (Ivan Scalfarotto).

    “Più che televisione con l’elmetto, è stata una fesseria senza cervello. […] Se il filmato fosse andato in onda su un’ipotetica (ed inesistente) televisione dei magistrati, avrei denunciato il tentativo di farci parlare dei suoi calzini anziché del fatto, non so quanto fondato, che egli abbia brindato contro una persona che poi, effettivamente, ha citato a sproposito nella sentenza che ne condanna l’azienda. Invece il filmato è stato trasmesso da una televisione che fa capo a quella stessa azienda, quindi denuncio l’infantile, superficiale e masochistica cretinata” (Davide Giacalone, il legno storto).

    “Oggetto di sguardo indiscreto qualsiasi momento di vita quotidiana può essere travisato con l’aiuto di un commento insinuante. Il gesto più insignificante può essere additato come sintomo rivelatore di un’attitudine che, proprio perché non spiegata e misteriosa, può apparire ancora più insidiosa: prova provata di un carattere ostile.
    L’allusione che si fa maldicenza resta generica ma assume un carattere di precisione chirurgica. Vuol dire: questo che vedete è l’uomo qualsiasi che ha imposto una multa smisurata al presidente del consiglio migliore che l’Italia abbia mai avuto. E noi ve lo mostriamo nella sua insignificante quotidianità. E’ legittimo che un uomo così insignificante possa colpire l’eletto dal popolo? E il popolo non dovrà allora esprimere riprovazione per un gesto che cancella l’abisso che deve separare l’uomo comune dal capo?” (Pancho Pardi, MicroMega).

    “Inquadratemi i calzini” (Dario Franceschini).

    La dichiarazione del Premier

    Da ultimo, consiglio di leggere quanto riportato oggi da Libero (p. 4). Salvatore Dama scrive che Berlusconi avrebbe dichiarato ai parlamentari campani del PDL:

    “Raimondo Mesiano? “Ha comportamenti strani, siede sulle panchine e parla da solo, è in cura per problemi di depressione“. Tanto che a Silvio Berlusconi viene “il dubbio” che non sia stato lui a “scrivere materialmente la sentenza” […] Canale 5 “non ha mandato una telecamera a seguire Mesiano, sono immagini riprese in maniera amatoriale, con un telefonino“.

    Le prove, Presidente?

    ▶ 7 Risposte
    presidente se lo dice lei , l’ha mandato lei il giornalista , il detective ..lo spione con il telefonino a pedinarlo ?!!
    metodo collaudato ..pedinare fino a che il pedinato non fa qualche passo falso o misterioso …o anche niente , poi ghe pensi mi !!!

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    daniela

    18 Ottobre 2009 at 8pm
    Un avvertimento agli altri giudici in chiaro stile mafioso.

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    frankieboy

    19 Ottobre 2009 at 8am
    Secondo me, a prescindere da tutto, il fatto di non aver trovato nulla su Mesiano farà ritorcere tutta la faccenda contro Berlusconi.

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    Nicolò Zarotti

    19 Ottobre 2009 at 11am
    perfettamente d’accordo con quanto scritto da Mario Cervi

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    Martin Sileno

    19 Ottobre 2009 at 1pm
    un video amatoriale col telefonino? Allora Perché oggi Brachino si è scusato? tra l’altro è stato cosmico non avere in studio la tanto invocata “controparte”( per esempio ad annozero, ballarò ecc…) per difendere il giudice. poi difendere da che…

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    davidissimo

    19 Ottobre 2009 at 1pm
    Non mi pare che un telefonino abbia quella qualità… monta forse ingombranti teleobiettivi? Il massimo della portabilità

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    bertoz

    19 Ottobre 2009 at 2pm
    […] è una forma di decadenza della democrazia, questa”. Poi viene rimesso in onda il servizio di Mattino 5 su Raimondo Mesiano. Berlusconi parla con una ragazza dicendole che ha molti […]

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