[Instant Blogging] Resoconto dell’episodio di AnnoZero con Patrizia D’Addario.

 

(21:08) Discorso di apertura di Santoro. In onda il monologo di Minzolini del 22/6/2009 al TG1, in cui parla dell’inchiesta di Bari come gossip. Confronto col suo discorso del 29/10/1994, in cui dice il contrario.

(21:10) Viene riportato uno spezzone della BBC in cui si immaginano alcune parole di Berlusconi a Gordon Brown: “Vuoi un po’ di figa, Brown? Vuoi un po’ di pompini?”

(21:12) Santoro chiude il suo discorso di apertura: “Un esposto all’AGCOM lo faccio io: chi è che garantisce il contradditorio in questo Paese?”

(21:15) Parte AnnoZero con un servizio su Tarantini, Frisullo, Colella e la malasanità barese. 

(21:22) Per la prima volta una escort menziona: “Questa sera andiamo a casa del Presidente”. C’erano “persone note a tutti”. Oltre a 9-10 escort. Hanno anche visto il video di “Meno male che Silvio c’è”, tra barzellette e politica. 

(21:25) Entra in scena Barbara Montereale, escort candidata nelle liste di Fitto. Anche lei parla del Presidente. Look? Vestitino nero ed elegante. Una serata “formale, di classe”. Viene proiettato un video di un congresso (presumibilmente, del Presidente). Al ritorno in albergo, in cui Barbara condivide una stanza con la D’Addario, “Patrizia non è ritornata”. La D’Addario ritorna verso le 6-7 del mattino. Dice di non essere stata pagata perché “il Presidente le ha promessa un’altra cosa”. 

(21:29) Tarantini afferma: “Il Presidente non ha mai saputo che io ho pagato le ragazze”.

(21:30) Interpellato Belpietro. Santoro: a prescindere dal profilo penale, “si vedono cose abbastanza incredibili”. Cose che “suscitano il disgusto”. Belpietro menziona alcune intercettazioni telefoniche che non sono ancora uscite. In cui medici spingono pazienti a interventi invasivi innecessari. Con questo, chiosa il direttore di Libero, il sesso non c’entra molto. Inquietante è il malaffare della sanità pugliese. La Montereale? Interessante soprattutto per quello che non ha detto. Ad esempio, la D’Addario al ritorno dalla notte con il Presidente era raggiante, dice la Montereale a Libero, perché “sono riuscita a registrare tutto quanto, adesso sono sistemata”. 

(21:35) Emiliano, sindaco di Bari: queste ragazze operano per distruggere le istituzioni. “Io non conoscevo personalmente Tarantini”. Santoro: “Allora perché ha avvisato D’Alema di stare in guardia?” Ipotesi di Emiliano: la cena era stata organizzata al fine di mostrare l’amicizia di D’Alema con Tarantini. E si sapeva che era meglio non averci a che fare. 

(21:42) Porro, vicedirettore de Il Giornale. “Il vero centro del potere in grande parte del Sud nasce sulla sanità. Dunque io non mi stupisco di cosa è avvenuto in Puglia”. Poi cita “la solitudine di Berlusconi, che ha bisogno di fare una cena con quelle tre signore”. Santoro: “Ma se canta Apicella…”. Ma cosa c’entra Berlusconi con questo milieu (quello che gravita intorno a Tarantini e alla malasanità), si chiede Porro. “Queste signore hanno deciso il loro gettone di presenza”. Hanno saputo vendersi, insomma.

(21:47) Norma Rangeri, il Manifesto: “Come fa Berlusconi a non sapere chi è Tarantini?” Belpietro: “E’ la stessa persona che hanno portato a D’Alema”. Replica la Rangeri: queste ragazze vanno da Berlusconi per avere una partecipazione sociale e politica nel mondo di “Meno male che Silvio c’è”. 

(21:50) Maria Latella: “Sono l’autrice di Tendenza Veronica“. “E’ la prima volta che il nome di questo libro viene pronunciato in un servizio pubblico”. “500 euro è quello che prendono gli stagisti in un mese”. Le ragazze li hanno in una sera. “Se in più ci aggiungiamo la fascinazione della tv…”. “Quante ragazze di quelle che ci seguono si staranno arrabbiando?”

(21:52) Bernstein. Santoro gli chiede: “Che cosa abbiamo diritto di sapere di un politico?”. Risposta: se ci sono evidenze sul cattivo comportamento generale di un politico, allora le accuse sono legittime. Spetta ai giornalisti scoprire se queste accuse sono veritiere o meno. E’ possibile che Berlusconi abbia violato il confine che gli consente di avere una privacy. Ma bisogna documentarsi, prima di stabilirlo. “Le migliori restrizioni sul giornalismo tendono ad essere autoimposte”.

(21:58) Emiliano, aiutato da Santoro: visto che gli altri personaggi coinvolti nell’inchiesta si sono dimessi (ma poi “vengono eletti in Parlamento”), “Berlusconi quando si dimette?”. Belpietro: “c’è un piccolo dettaglio: Berlusconi non è indagato”. La vera vicenda riguarda le protesi, “è quello lo scambio di favori che si nasconde col gossip”. “Credo più al Procuratore Capo che ha detto che non ci sono risvolti penali”. 

(22:06) Discorso di Travaglio. In Italia si può essere condannati per aver raccontato un fatto vero. Elenco dei rischi del mestiere del giornalista in Italia alla luce della disciplina della diffamazione. Rischi di natura civile, penale e chi più ne ha ne metta.

(22:13) Ecco, per la prima volta in diretta in una tv italiana, Patrizia D’Addario. “Tu sei una notizia”. Due volte a Palazzo Grazioli, da Berlusconi, invitata da Tarantini; la seconda ha passato la notte con il Presidente. Tarantini? “Un conoscente”. “Con dignità l’ho detto fin dal primo momento, a Max”; che era una escort, ovvio. Perché Tarantini ha presentato la D’Addario a Berlusconi? “Non ero l’unica, eravamo in tre”. E perché ti porta lì? “Il mio cachet era di duemila euro solo per la cena. Io ero stata semplicemente pagata per la cena”, nella prima occasione. Era una escort “solo per la cena”. Anche se dopo la cena il Presidente le aveva chiesto di rimanere. Lei rifiuta. “Un ottimo padrone di casa”. La seconda sera invece cosa cambia? “Il Presidente vuole rivederti, è rimasto molto colpito da te”. Parla al Presidente del suo progetto. Non è andata da Berlusconi per andare in tv. “Anche se di solito a una escort non si chiede della sua vita privata”. Il che mostra intimità con Tarantini e Berlusconi. La Montereale dice: “tutti sapevamo che Patrizia doveva rimanere”. “Ma io non ero l’unica, quella sera”. 

(22:20) Santoro: Belpietro dice che lei era entusiasta, di ritorno dalla seconda serata. Perché si era creata una certa intimità. Pensava a una relazione sentimentale? D’Addario: “ero contenta per il fatto di aver colpito il Presidente con il mio progetto”. Il Presidente voleva darle “un aiuto”, ma “niente di abusivo”. Solo un aiuto a velocizzare la pratica. Un Presidente “molto affettuoso, molto gentile, si è interessato alla mia persona, al mio problema”. Un progetto che aveva portato al suicidio del padre. E per questo molto importante. Santoro: “Perché ha registrato quella telefonata?”. D’Addario: ho detto tutta la verità. “Io ho sempre registrato, perché ho avuto un grosso problema nella mia vita. Di violenza, anche. Mi sentivo più sicura. Io non ho mai voluto ricattare nessuno”. Da candidata, le è stato impedito di entrare in una conferenza stampa del Presidente a Bari.

(22:25) Belpietro: “Effettivamente non ha fatto niente al Presidente del Consiglio. Lo ha solo sputtanato in mondovisione”. “Continuo a non capire perché registrasse? Per difendersi da chi?”. Cita l’intervista alla Montereale, quando dice “Adesso sono a posto, sono stata a casa del Premier e ho le prove”. “Prove necessarie per ricevere un favore importante, per sbloccare il cantiere”. Santoro: “E’ andata per fare un ricatto, insomma”.

(22:27) Santoro: “C’era il ricatto?”. Ci sono registrazioni, dice la D’Addario, che dimostrano che la Montereale dice il contrario di quello che riporta Belpietro. “Queste cassette sono depositate alla magistratura”. Ne sapremo a tempo debito, dunque. Belpietro incalza: perché ha registrato? Si continua a non rispondere. La D’Addario dice che le hanno svaligiato la casa. Belpietro: “Dice che è stato Berlusconi?”

(22:30) E’ credibile questa signorina, si chiede Porro. Una persona pagata, che fa delle registrazioni etc. “Non mi fiderei”. “I dettagli sono quelli che fanno i pasticci di questa vicenda”. E i dettagli non sono affidabili.

(22:32) Scroscia il primo applauso della serata. A direzione della giornalista del Manifesto, Norma Rangeri. 

(22:34) Santoro: può descrivere l’harem di Berlusconi? D’Addario: c’erano venti ragazze. 

(22:35) Santoro a Latella: aveva ragione Veronica Lario? Latella replica con una battuta su una ragazza di 23 anni che guarda un filmino su Berlusconi a casa di Berlusconi. Prima risata in sala. Applauso moscio. “Una massa di giovinette si muove sapendo di ottenere vantaggi. Una situazione un po’ da Re Sole”, conclude Latella.

(22:38) Servizio sulla Montereale. 

(22:39) Bernstein: “c’è una situazione democratica assurda, senza precedenti, in cui un Presidente del Consiglio cerca di limitare le pubblicazioni, le trasmissioni con inchieste su di lui. Una sorta di stalinismo sovietico che non è degno di una grande democrazia. Soprattutto perché è il più grande proprietario di media in Italia. I dettagli precisi o giusti non sono la cosa più importante. Importante è il metodo di Berlusconi, il modo in cui egli vede se stesso e le persone di cui si circonda”.

(22:42) Giulia Innocenzi: 500 euro al mese o 500 euro a sera? “Perché le donne non sono scese in piazza dopo che è scoppiato il caso escort?”

(22:47) Santoro: Montereale dice che c’era un “tariffario”. A prescindere dalla magistratura, qui “c’è un mondo che un po’ fa schifo”.

(22:49) Emiliano: intorno a Berlusconi non c’è nessuno che è in grado di dire al Presidente del Consiglio di dire che certe cose non si fanno. Belpietro replica: “non abbiamo parlato dei malati, della sanità pugliese”. Battibecco con Emiliano sul ruolo di D’Alema nella vicenda. Emiliano tuona: “Le sue sono pagliacciate”. Il pubblico abbozza un applauso, ma Santoro lo ferma stizzito. I due si parlano l’uno sopra l’altro per minuti. 

(22:57) Ultimo spezzone dell’intervista alla Montereale. Ospiti uomini non ce n’erano, solo venti “amiche”. “Era una festa”. Fede? Non c’era. L’aveva conosciuto nel locale di Briatore. Che aveva fatto alla Montereale una proposta che non voleva accettare: cioè “fare la meteorina”. Ma Barbara non si sente pronta. Quanta coca c’era alle feste di Tarantini? Mannarini risponde, ma dopo un compenso. “La gente così si diverte in Sardegna”. 

(23:02) Santoro: “Il presidente lo sapeva che lei era una escort?” D’Addario: “sì che lo sapeva. Lo ha detto anche la Montereale”. E ci può raccontare della sua candidatura all’europarlamento? “Ho consegnato il curriculum a Tarantini”. Poi tutto salta per via della lettera di Veronica Lario a Repubblica. “Per me non c’era problema”. Poi è arrivata la candidatura per il Comune a Bari. “Loro hanno insistito”. Ma a lei interessava del suo “progetto”, di cui non sapeva più nulla. E per cui, ribadisce, il padre ha perso la vita. “Non mi vergogno di quello che ho fatto e di quello che ho detto”. 

(23:05) Santoro chiede a Belpietro: ma se Berlusconi sapeva, allora il problema c’è. Santoro: “come siamo sicuri che Berlusconi sapeva che lei era una escort?”. D’Addario: lo hanno detto anche le altre ragazze. “Ma anche Berlusconi?” “Gli ha detto che era una escort?”. “Lo sapevano tutti che ero una escort”. 

(23:07) Belpietro: “l’operazione messa in atto ora è chiara. La D’Addario non aveva mai detto una cosa del genere”. La vicenda è “assai strana”. Le risposte sul cantiere ci sono state, ma negative. I soldi per realizzare il “progetto” non ci sono. E le autorizzazioni non potevano venire date. “Come faceva a fare un progetto per un residence da costruire? Come pensava di realizzare questo investimento?”. A me risultano “denunce e controdenunce”. Una figura un po’ controversa, conclude Belpietro. “Si capisce qual è l’obiettivo”. “L’operazione dunque è chiara, ma non è chiaro chi ha organizzato tutto questo”. 

(23:12) Giulia Innocenzi: il caso escort è un caso politico o gossip? Parla Augusta Montaruli, che chiama la D’Addario “dottoressa”. La Montaruli urla come un’ossessa, un fiume inarrestabile di non si capisce cosa. Si capisce soltanto quando urla a Emiliano “lei non ha un partito”.

(23:17) Battuta (felice) di Santoro: “una delle cose che non si devono fare in televisione sono le domande”. Il clima tuttavia si è molto surriscaldato. Difficile seguire il discorso. Emiliano: “quando qualcuno ha un problema si dimette”. Santoro: non è detto. Belpietro: “Tedesco si dimette e viene eletto in Parlamento”.

(23:21) D’Addario: “Ho la sensazione che il sistema Tarantini si sia incardinato su di me. Io sembro l’unica escort. Invece non è così”. “Io sono l’unica che ha parlato e che ha detto la verità. E che aveva delle registrazioni non volute”. Ci sono “tantissime menzogne” delle persone che hanno parlato sul caso escort. La morte del padre ha costretto la D’Addario a fare la escort. Belpietro: “Come campa? Come li guadagna i soldi?”. La D’Addario: “lavorando come sempre”. Applauso, non si capisce riferito a chi. “A me non li ha mai dati nessuno i soldi”, dice D’Addario. “Vado in giro e seguo il progetto della mia famiglia”. Belpietro ha colto nel segno perché per la prima volta la D’Addario perde l’aplomb. 

(23:25) Applauso assurdo sulla chiusa della D’Addario, che dice che per capire cosa significhi fare la escort bisogna viverlo sulla propria pelle.

(23:30) Santoro chiude con un sibillino “non c’è due senza tre”. A giovedì prossimo.

15 pensieri su “[Instant Blogging] Resoconto dell’episodio di AnnoZero con Patrizia D’Addario.

  1. ..in effetti, credo che la quinta riga possa in qualche modo riassumere tutto. Non ho commenti da fare, difficile aggiungere qualcosa, solo complimenti x la dettagliata cronaca della puntata, che ho potuto seguire solo x pochi minuti (quelli della bbc, spettacolari!..da ridere e da piangere, insieme). Che dire?.. auguriamoci tutti ‘in bocca al lupo’ x il futuro…la vedo dura.
    (grande blog, ancora complimenti)

  2. sei un grande. io sto a londra ed ero curiosissimo di sapere com’era stata la puntata con la patriziona nazionale. Ed ecco la telecronaca minuto per minuto. grande

  3. complimenti per la cronaca in tempo reale.Forse è vero che Belpietro fa perdere il controllo alla D’Addario ma non ho capito cosa volese dimostrare, che era ancora una escort?Comunque è stata una bella puntata, chissà come l’avrà presa il vecchietto.

  4. Credo che Belpietro volesse dimostrare che adesso vive di compensi sulle interviste per il caso che ha sollevato con le sue registrazione provate. In pratica la strategia è di spingere sul fatto che voleva ricattare fin dall’inizio. Per minimizzare il resto.

  5. Penso volesse dire che la D’Addario ora campa con questa notorietà, che quindi lucra sullo scandalo ma non ne sono sicura…comunque l’applauso finale del pubblico alla D’Addario non era secondo me tanto riferito alla frase “per capire cosa vuol dire fare la escort bisogna viverlo sulla propria pelle”. Ma sulla frase, molto significativa ed emblematica del sistema,dove, ferita dal passare come unica escort di questa storia, ha affermato che lei semmai è stata l’unica a definirsi tale, mentre le altre si definiscono ballerine, attrici, o veline pur svolgendo per arrivare a quei livelli le identiche mansioni.

  6. Grazie Vale,

    siccome non sei la prima persone che fa questa osservazione (e siccome si tratta di una frase pronunciata dopo oltre due ore di “ascolta-e-trascrivi”) potrebbe benissimo essere che abbia frainteso o sentito male.
    Grazie per la precisazione.

  7. Ciao, Fabio. Ti leggo e ti scrivo stasera per la prima volta, in seguito alla ricerca di qualcosa che parlasse della puntata di Annozero di stasera.

    Non che io sia una fan dell’informazione, per così dire, “ufficiale”. Tutt’altro.
    Nel senso che riflettendo sui tanti, troppi, misteri di queso paese è facile dedurre che quelli scomodi, che davvero “scassano le palle”, li fanno sparire in men che non si dica…

    Quindi: l’iniziale impressione che Santoro abbia dovuto sudare sette camicie per poter dibattere nella sua trasmissione di qualcosa che è solo il preludio a moooolto altro, e la conseguente “approvazione” per lo sforzo, devo dire che mi hanno destabilizzata non poco. Poi è intervenuta la Augusta Montaruli, e sono rientrata in me stessa: tutto normale, siamo in (questa) democrazia. E a forza di “questa democrazia”, Santoro rischia di dare un utile spazio alla stessa becera sottocultura dell’intolleranza e della stupidità che vorrebbe “giornalisticamente” combattere.

    L’intervento della Montaruli è stato, per usare un termine politically correct, PENOSO: una fascistella col dito puntato contro le escort per compiacere chi se ne serve. E’ una contraddizione in termini. Lei è di AN, ma evidentemente, finchè papà Fini non decide cosa fare col cavaliere, lei se lo aggrazia con la sua verve da indemoniata. Non ti do il mio corpo, ma per ora hai la mia lingua…

    Purtroppo, il buon senso di usare la logica nei dibattiti televisivi ha preso la via del cesso. Sarebbe bastato rispondere in un solo modo, per controbattere alla pedanteria della cavallina rampante, evidentemente aspirante parlamentare, e mostrare di cosa sia fatta la politica: primo, che ci sono molti modi di prostituirsi; non necessariamente vendersi il corpo è cosa diversa dal vendersi l’anima. Secondo, che per la candidatura in seguito a “prestazioni particolari” deve andare a lamentarsi con l’attuale capo del suo capo, cioè il cavaliere. Fino a prova contraria, è nel suo partito che sono state candidate, inizialmente e poi revocate dalla candidatura, le signorine tuttofare.

    Stendo un pietosissimo velo di silenzio sulle “neofemministe” rappresentate da Angela Balzano e dal suo collettivo: in seguito alla domanda della giornalista in merito a cosa ne pensasse delle veline e delle donne “succinte” in TV, come è mai possibile rivendicare come “libertà” o come “diritto” la svendita o l’esposizione del corpo nell’ambito voyeristico del “sistema” televisivo patriarcale, perfetto riflesso del “sistema stato”? Io che il FEMMINISMO, quello vero, l’ho fatto sulla mia pelle insieme a tante altre donne, e me lo sono visto scippare dalla politica, trasformato nell?utile farsa della “parità”, posso ora affermare con certezza granitica che STIAMO DAVVERO INGUAIATI.

    Quanto all’intera vicenda: è stata una puntata dal bavaglio allentato, non tolto del tutto. Volendosi arrogare la presunzione di dichiararsi davvero LIBERI di informare, si sarebbe dovuto rendere più chiaro che ai “vertici” sono tutti ricattabili, per cui ad ogni tentativo di Belpietro di tirare in ballo i panni sporchi dell’amministrazione pugliese di centrosinistra, pareva corrispondere una “moderazione” di questa parte politica.

    Sono abbastanza nichilista se aggiungo che gli usufruitori dell’intera faccenda saranno sempre i soliti noti, e a danno dei soliti idioti telelobotomizzati?

    Complimenti per l’ottimo blog, lo seguirò.

  8. Cara filide,

    ti ringrazio per le osservazioni e per i complimenti. Sei naturalmente abbastanza nichilista quando affermi che AnnoZero non sposterà di una virgola l’economia dei voti e le distinzioni ideologiche degli schierati. Dopotutto, si è abbastanza nichilisti quando si pronuncia qualunque frase 🙂

    Cercherò di non deluderti con i prossimi post. Nel frattempo ti segnalo anche la fan page su Facebook (http://www.facebook.com/pages/ilNichilista/119461219565?ref=ts), su cui propongo vari spunti di discussione. Sempre nella convinzione che ciò che dovrebbe fare chi informa non è dare soluzioni precotte, ma stimolare ogni persona a ragionare con la propria testa.

  9. Credo che Belpietro volesse anche togliere i sospetti sulla possibilita’ che la D’Addario venga pagata da qualcuno per far alimentare lo scandalo “L’operazione dunque è chiara, ma non è chiaro chi ha organizzato tutto questo”, e devo dire che la D’Addario con le sue risposte evasive su alcune domande fondamentali (Perche’ aveva registrato? Che prove ha che Berlusconi sapesse che lei era una escort? Come si guadagna da vivere ora?) non ha certo eliminato possibili sospetti. Avrei voluto sentire parlare di piu’ riguardo alla sua candidatura, comunque!

  10. Personalmente, ieri sera mi sono rifiutato di guardare Annozero. In tutta sincerità non riuscivo a guardare un programma in cui fosse presente la D’Addario (così come non riesco a leggere giornali in cui si parla di lei, ecc.), anche se a condurlo c’è Santoro. Tutta questa faccenda è qualcosa che ci umilia tutti! Non solo perché il nostro presidente del consiglio sia andato con una o più prostitute con tutto quello che è seguito, ma per l’assurda ossessione che la gente ha per questa notizia. Soprattutto perché ci sono altre notizie e questioni da discutere più importanti. La D’Addario, e chi le sta intorno, stanno sfruttando l’antiberlusconismo, molto in voga in questo periodo, come un business. E si, perché la triste verità che ieri sera è stata in bella mostra davanti agli occhi di tanti telespettatori è che l’antiberlusconismo è un business enorme che fa guadagnare a tantissime persone. Mi fa pensare il fatto che Santoro monti una puntata del suo programma e come ospite chiami la D’Addario, per la prima volta in un programma televisivo (come Santoro stesso dichiara a gran voce), considerando le polemiche e le discussioni che la notizia ha generato già nei giorni scorsi, cioè tanta bella pubblicità. Si, perché non erano polemiche sul governo che vuole censurare Santoro, erano veri e proprie discussioni incentrate sulla presenza della D’Addario e su cosa avrebbe mai potuto raccontare di bello. C’è una vocina nella mia testa che non riesco a togliermi e che mi dice che con la D’Addario in tv ha portato come diretta conseguenza un’impennata di ascolti. La mia impressione è che ieri sera, Santoro, abbia portato a casa la famosa “pagnotta” grazie al fatto che è diventato un imprenditore nel grande business dell’antiberlusconismo.

  11. annozero ieri sera avrebbe potuto avere più mordente, nel complesso si evidenziano alcuni punti che ieri sera sono stati sottaciuti, a parte alcune frecciatine di Santoro, di fondo l’incapacità di questo cdx di rispondere nel merito alle domande, l’incapacita per il csx di porre le domande e sollecitare le risposte nel merito, l’assoluta certezza che se all’albo dei giornalisti appartengono personaggi cme belpietro e porro, topolino aumenterà a dismisura le vendite è diventerà un quotidiano militante d’informazione…lo show della giovane avvocatessa(e meno male che ha studiato…sennò apriti cielo) pidellina, essendo nato in provincia di Torino mi ha fatto vergognare profondamente, mai sentito un coacervo di boiate sparate,ripetute ed urlate a quel modo, e questa fa politica da 10 anni…aiuto… mi è sembrato di assistere ad uno show con le tre regole fondamentali di freud (il fratello di Sigmund) guru della pubblicità, che a mio avviso è la base politica su cui poggi il cdx, affermare, esagerare, ribadire non importa che sia vero o falso, l’importante è insistere a dispetto di qualunque buonsenso e capacità di autocritica, fortuna vuole che stia arrivando il digitale e senza decoder non si vedrà più nulla…bene non compratelo, l’operazione va solo a favore di un determinato gruppo di soliti noti, che basano il proprio potere su quello, DIGITAL REBELLION torniamo a comunicare a parlare a quattr’occhi a far circolare le idee, non a riceverle passivamente come si sta facendo da 20 anni a questa parte, i modi ci sono ed i tempi sono maturi….
    per esser nichilista, siamo al crepuscolo degli dei….per vedere l’alba degli uomini….

  12. In altri blog qualcuno ha accostato questi due video:

    http://www.youtube.com/watch?v=CmZwf0sW3nc .
    A parte questo segnalo questo pezzo, riguardo a femminismi escort, decoro e spillette: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/10/02/siamo-tutte-daddario

    Ed infine trovo strano, parecchio, che non si sia parlato dell’ipocrisia di un governo che legifera basandosi sul “decoro”, trasformando la prostituzione in reato, attraverso la firma di Mara Carfagna per le “pari opportunità”…(!!!!???!!!ma oltre al danno pure la beffa?!!!???!!) e che di fatto nelle sue più alte cariche si avvale indoor delle prestazioni sessuali incriminate outdoor!!

  13. Aggiungo un estratto da commenti critici al ddl Carfagna:

    fonte: http://www.tellusfolio.it/index.php?lev=44&cmd=v&id=9605

    Il d.d.l Carfagna non vieta la prostituzione “tout court” ma solo quella “outdoor”. E’ probabile, allora, che il mercato della prostituzione più che venire smantellato sarà semplicemente costretto a “riorganizzarsi al chiuso”.

    Siamo convinti che spingere le prostitute ad esercitare “clandestinamente” la loro professione tra le mura domestiche sia un modo più efficace per combattere il racket della prostituzione?

    Siamo sicuri che il modo migliore per affrontare il problema prostituzione sia “criminalizzare” le donne che si prostituiscono (in luogo dei loro aguzzini!)?

    Il problema della prostituzione:

    non può essere affrontato solo come una questione di tutela dell’ “ordine pubblico” e del “buon costume” ma, al contrario, impone anche la tutela della dignità, salute e sicurezza di chi volontariamente si prostituisce!

    Spostare la prostituzione (ed il racket annesso) all’interno di appartamenti chiusi (all’oscuro per forze dell’ordine ed operatori sociali) renderà ancor più difficile contrastarla!

    Come se non bastasse, il d.d.l. governativo non ha nemmeno tentato di contenere tali conseguenze prevedendo aggravanti per il reato di sfruttamento della prostituzione esercitata al chiuso.

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