Via i simboli leghisti dalla scuola pubblica di Adro.

“Intenti secessionisti” o meno, non posso che sottoscrivere questo appello del Fatto Quotidiano per rimuovere i simboli leghisti dalla scuola di Adro.

Sulla vicenda ho un punto di vista ben preciso: potete trovarlo integralmente qui. L’idea fondamentale, e scusate l’autocitazione, è questa:

l’educazione dei nostri figli, specie dei più piccoli, non può tollerare nemmeno il dubbio, nemmeno una possibile confusione tra la storia di un popolo e quella di un partito. Perché quando ciò è tollerato si generano non uomini, ma automi.

Se siete d’accordo sottoscrivete l’appello; perché quel dubbio, se ma c’è stato, venga definitivamente rimosso.

[Clicca qui per firmare]

PS: Nel frattempo oltre 4000 persone si sono iscritte alla pagina Facebook “Via i simboli di partito dalla scuola pubblica“, da cui coordinare  e diffondere la protesta. E’ un buon inizio.

16 pensieri su “Via i simboli leghisti dalla scuola pubblica di Adro.

  1. Io credo che la tua affermazione sia davvero eccellente.
    Firmerò l’appello. Ma non è questo il punto.
    Il punto è che noi crediamo che serva, mentre invece come ha dimostrato il referendum del primo VDay sui politici, la Corte Costituzionale Europea su Rete4 e chissà quali altri casi, che attualmente non mi vengono in mente, questo tipo di movimento da cittadinanza attiva serve solo a raccontarci cazzate.
    Bel blog, davvero.
    Buon lavoro e a presto.
    Andrea Broggi

  2. Ti è sfuggita una cosa: la Lega Nord, a cominciare proprio dalle idee di Miglio, non è un partito politico , bensì è innanzitutto un movimento popolare che ha un’istanza neutrale e formale: autonomia territoriale e federalismo.
    Siccome la stella delle alpi è un simbolo territoriale (prenditi qualsiasi manuale di araldica), non vale l’equazione simbolo-partito. E, se anche valesse, si tratterebbe comunque di un’identità derivante dal fatto che un partito ha la sua ragione d’essere proprio sulla base di un’istanza territoriale.
    Ovviamente sarebbe diverso se si fossero apposti simboli di Forza Italia o del PD, dal momento che quelli sono solo dei partiti e non hanno istanze territoriali come la Lega.
    Personalmente sono ben felice che si continui a considerare la stella alpina o l’albertone come mero un simbolo partitico, perchè questo ci consentirà – a noi leghisti -di arrivare all’80 % di consenso tra pochi anni.
    E con l’80 % di consenso le stelle alpine le metteremo obbligatoriamente anche sui parabrezza dei comunistelli chic, senza le quali non potranno circolare. Certo, potranno sempre andare a Salerno.
    Se al posto di ignorantelli come Bossi & co la Lega avesse avuto solo gente come Miglio, ora tu le firme per le petizioni saresti a prenderle a Reggio Calabria.
    Tuttavia grazie alle petizioni, ce la faremo anche con leader mediocri come l’Umbert.
    Grazie di cuore! Continua così !
    Nord libero !

  3. @Adriano Bausola

    La lega non è un partito politico? Perfetto! Allora che lascino il parlamento e potrino avanti la loro neutrale battaglia di autonomia territoriale. Non lo fanno? Allora che rispettino le regole come tutti gli altri.

  4. se fosse una legge regionale, non potresti prendere a ciaffoni proprio nessuno. potresti al massimo andare in Magna Grecia con la tua macchina, sulle sue strade sterrate (quelle che in teoria ha pagato tuo padre con una vita di lavoro e di tasse).
    Non vale aggredire il sentire comune del Nord nascondendosi dietro a leggi scritte oggi, per poi ribellarsi domani alla legalità quando la scacchiera si girerà e sarà la Lega a fare le leggi. Le leggi sono leggi.
    E prima o poi la scacchiera si girerà. Oggi ci sono milioni di persone che non votano ancora Lega per motivi comprensibili di buongusto (acqua del Po e trote varie etc) o per questioni formali di principio (offese a Miglio e dipendenze berlusconiane. Aggiungo che il 90% dei leghisti manderebbe Silvio ad Hammamet domani), ma ne condividono già pienamente le idee. Avete solo una speranza: la speranza che il Nord non viva una crisi come quella attuale spagnola e continuare a riempire il Nord di immigrati ( ma allargare poi assolutamente il diritto di voto, altrimenti sarebbe controproducente ). In caso contrario tra pochi anni voteranno Lega anche i sassi.
    Non si assorbe un movimento/partito come la Lega appellandosi alle sentenze o alle leggine del Tar. La Lega ha ragione da vendere. La Lega non è un partito, è un movimento territoriale che ha anche una dimensione partitica; la fortuna degli antileghisti è che la Lega non sa gestire al massimo potenziale quelle due dimensioni movimento/partito.
    Il fatto che l’opposizione alla Lega non lo capisca permette già ora di prevedere un’egemonia leghista.
    Spero si continui a polemizzare sull’araldica del Sole delle Alpi e difendere la bontà innata degli zingarelli, quelli che fanno traslochi negli appartamenti (senza che il proprietario ne sia informato). Va bene, la fatina buona..il tasso di criminalità tra zingari è uguale a quello di Adro. Gli zingari dichiarano i redditi. Se ci credete voi.
    In effetti uno scoglio molto duro per l’egemonia leghista è ancora il cattolicesimo politacally correct Tettamanzi-LadyDiana.
    L’umanesimo da scuola di Francoforte a Nord lo abbiamo già assorbito; certo c’è qualche bottega equo-solidale; ma questo non ci rallenta.
    La vostra difesa buonista di zingari e campi abusivi ci permetterà di conquistare anche i catto-com e i boyscout del Concilio Vaticano II; è solo questione di tempo e di flussi gitani. Ci sta dando una mano anche la UE.
    Ma, certamente, l’importante è togliere il Sole delle Alpi dalla scuola di Adro e deridere la Lega Nord.

  5. @Ermanno logini

    Le leggi sono leggi. E voi le rispetterete. Siete dei vigliacchi che si sfogano sui più deboli, quando il gioco si farà duro crollerete come un castello di carta.

  6. @ Giacomo

    La Lega non è un movimento di vigliacchi che si sfoga sui più deboli. Così come il PCI non era un gruppo di persone che tiravano bottiglie molotov. Così come il MSI non era un gruppo di squadristi. Pare un tantino riduttivo.
    Spiace che la si pensi così.
    Perchè se la pensi così finisce -come accade da 20 anni – che la Lega sia costretta propagandisticamente proprio a mantenere un profilo talvolta insensibile o poco caritatevole. Accade che la poca stima riconosciuta alla questione del Nord, dia periodicamente potere entro la Lega a personalità e correnti di minore levatura morale, qualcuna vigliacca, certo.
    Se dai un’occhiata alla storia della Lega questo è evidente, è ciclico.
    I responsabili sono coloro che snobbano la Lega solo perchè i suoi vertici sono grezzi e ruvidi. Perchè, scusa, un impreditore varesotto non può battersi a modo suo per le stesse idee di Luca Ricolfi? Ha forse meno dignità politica solo perchè ha solamente la terza media? Anche questo blog ne ha parlato. I contenuti di quel testo di Ricolfi sono di fatto l’essenza della Lega Nord. Solo che Ricolfi ha un’altra levatura intellettuale, ovvio. Perchè, Gianfranco Miglio non è uno dei migliori giuristi del secolo?
    La linea propagandistica della Lega Nord è stata una scelta obbligata e lo sarà finchè non sarà riconosciuta; e la Lega è il solo partito che non è mai stato riconosciuto da nessuno. Solo una lettura superficiale può vedere nella Lega un partito riconosciuto dal sistema politico italiano. Anche per questo dicevo che non è un partito come gli altri, anzi non è un partito.
    Questo problema verrà a galla quando si sancirà la fine del berlusconismo.
    E’ il linguaggio democratico che impone l’uso di certi stili propagandistici. Siamo italiani oltretutto, non per nazionalità (che è un’invenzione) ma per diseducazione.
    La Lega ha tutti contro; anche Berlusconi è contro la Lega, solo che è un latitante e ha bisogno dei voti padani.
    Invece di ridere dell’incoerenza di Bossi (quando definiva BErlusconi “mafioso di Arcore”), sarebbe il caso di chiedersi se l’incoerenza verbale non sia stata il solo mezzo per permettere la sopravvivenza in parlamento del movimento padano.
    Ma allora, non è da accusare l’incoerenza di Bossi nell’allearsi al berlusconismo, bensì è da accusare la sinistra italiana che ha snobbato le istanze leghiste (legate anche alla ridistribuzione dei redditi), lasciandole obbligate a cavalcare il berlusconismo. Questo è inevitabile, dal momento che la sinistra ha il suo maggiore bacino di voti tra le schiere di fancazzisti nascosti tra i dipendenti pubblici che saccheggiano il Nord( sì, insomma, la zona dove ruba la sinistra coi sindacati, le prebende pubbliche)
    Finchè continuerai a deridere le affissioni leghiste o la pacchiana coreografia di Pontida, la Lega sarà costretta a riprendere voti proprio rilanciando sulle affisioni.
    L’egemonia della Lega al Nord è inevitabile poichè ha delle ragioni reali e innegabili. (vedi Ricolfi, Il sacco del Nord)
    Ci sono molte vie e molte forme con le quali essa potrà raggiungere quell’egemonia, ma questo dipende da te e da altri, non certo da Borghezio.
    C’è un solo modo per sconfiggere noi leghisti: accettare Gianfranco Miglio (peraltro scaricato vigliaccamente da Bossi), cioè darci ragione. La Lega Nord è innanzitutto un metodo; non per nulla il suo programma vive attorno al federalismo (quello che ci viene forse concesso oggi fa schifo, ma è pur meglio di niente).
    E le leggi prima o poi, saremo nelle condizioni di cambiarle come vuole il Nord. Non conviene nascondersi dietro alle leggi. Le carte del castello saremo noi a distribuirle.
    Nord libero !

  7. Certo, nord libero di essere mangiato dalla Cina. In un mondo globalizzato voi volete separarvi, in un europa che si allarga voi volete dividervi. Ve la prendete con gli zingari che rubano, e non fate niente contro la colonizzazione economica cinese. Siete forti con le cicale, peccato che adesso bisogna affrontare il drago.
    In un mondo che sta cambiando a livello geopolitico, dove l’asse occidente oriente del mondo sta per essere irrimediabilmente spezzato, ecco che ci dobbiamo preoccupare del piccolo “Pota” leghista e della sua ottusa visione delle cose, convinto che la sua fabbrichetta sia il centro del mondo.

    Bah. Fate come vi pare. Però quelle scritte del cazzo le togliete, con le buone o con le cattive.

  8. Se il comandamento cristiano “ama il prossimo tuo come te stesso” e se la parabola del ” buon samaritano” i leghisti non li osservano, perchè si considerano cattolici? Se si considerano cattolici,si facciano l’esame di coscienza e vivano in coerenza con la loro fede.

  9. Pingback: “Adro non è Italia”. « ilNichilista

  10. @ Aldo Cannavò
    Il movimento Lega Nord rappresenta un metodo per intendere il rapporto tra politica rappresentativa, territorio e identità culturali.
    In quanto è solo un metodo, i contenuti specifici emergono in base ai valori che stanno storicamente alla base della comunità.
    In questi casi, in un movimento popolare/politico, chi ha valori più maturi dovrebbe riuscire ad assorbire le correnti meno mature (modo educato per indicare quelli che da noi pensano “negher de merda”).
    Solo che quando un movimento deve lottare per la sopravvivenza -e la Lega è il solo movimento/partito che abbia questa spada di Damocle sulle testa oltre al movimento 5 stelle (sulla scena da poco) – dal momento che non viene riconosciuto dal sistema paritocratico vigente, accade regolarmente che la sopravvivenza del partito si debba affidare alle sparate propagandistiche della componente di norma meno intelligente.
    Quindi, il solo modo per risolvere la questione -ovviamente se si ha a cuore il miglioramento dell’interlocutore per ottenere poi il bene comune – è quello di evitare di metterlo nelle condizioni in cui la frangia analfabeta o rozza sia legittimata ad avere maggiore peso. In altre parole, Borghezio (che in privato è persona di cultura e sensibile) serve alla Lega per rispondere alle decine di sketch offensive contro Renzo Bossi, il trota. E così via. Bossi lo spiega benissimo nei libri che ha (gli hanno) scritto, e addirittura -come racconta Miglio nei suoi diari – se ne scusava con Miglio.
    Ti farò un esempio con Grillo: finchè Grillo raccoglieva firme e teneva 50 spettacoli ogni anno con centinaia di miglaia di sostenitori, i mass media lo hanno regolarmente ignorato.
    Quando ha organizzato il V-Day, hanno dovuto dargli spazio, spazio che poi Grillo non ha saputo mantenere peraltro.
    Ora, non mi dire che il Vaffanculo Day sia più maturo di un comizio di Borghezio. Non per questo dico che il movimento 5 stelle sia una banda di stupidi. Quel movimento ha istanze sacrosante, e spero si possa piazzare alla grande alle prossime elezioni.
    Diciamo di più: il nome stesso “Padania” fa cagare. Anche molta araldica da microsoft paint della Lega fa cacare. Così come fanno cacare i fazzoletti verdi e quella tonalità di verde. Ci siamo.
    Basti dire che il “Va Pensiero” è un inno al risorgimento e la Lega ne ha fatto il suo inno.
    Questo accade perchè non solo a volte un partito è costretto a dare spazio alla componente coi valori più involuti, ma addirittura quando quei valori non bastano i valori si inventano a tavolino, guardando Braveheart. E le persone meno intelligenti sono limitare anche quando devono inventare.
    Me ne rendo conto ( e come me la maggiorparte dei leghisti), ma mi rendo altresì conto che le istanze politiche della Lega sono fondate e che è meglio una bandierina patetica piuttosto che manetenre i falsi invalidi di bufala, per poi non avere i soldi da spendere per il mio territorio e per la mia comunità.

    Per quanto riguarda invece l’incompatibilità teologica tra cattolici (dottrina sociale) e movimento leghista, le cose non stanno come dici tu.
    Quando vedo un congolese che mi vende accendini provo un senso di dispiacere e di rabbia per il sistema che lo ha ridotto così e provo anche un senso di colpa perchè faccio parte di quel sistema (comunque pochi leghisti pensano “negher de merda”, ovviamente ci sono anche questi), ma da questo non segue che abbia l’obbligo politico di invitare in Lombardia il Congo. Non ho questo obbligo perchè, se invitassi in Lombardia il Congo o tutti i nomadi del continente, il sistema attuale -proprio perchè è così debole -imploderebbe. Le mie sorelle di sera non possono uscire da sole dove abito io. Quindi o mi dai un sistema che mi garantisca la capacità di aiutare e integrare un certo numero di immigrati senza mettere a rischio la mia vita (e le mie abitudini), oppure mi stai chiedendo il suicidio.
    E l’amore per il prossimo o il sostegno del samaritano non comporta che si debba volere il proprio suicidio per fare la carità.
    Nella fattispecie, e lo puoi trovare nei testi del movimento, la Lega pensa la seguente cosa, confermata anche dai fatti dello sceriffo Gentilini (quando parla è imbarazzante, ma coi fatti non è male): maggior potere territoriale > maggiore controllo e sicurezza del territorio> maggiore capacità di integrare immigrati> maggiore capacità di fare carità.
    Gentilini è uscito dalle caverne, però mi pare che a Treviso la situazione sia meglio rispetto a molti altri comuni. E’ meglio anche per l’immigrato. Però non mi risulta che a Treviso ci siano state fucilazioni di massa.
    L’ordine non è un concetto politico -solo in Italia è così per un antifascismo preconfezionato- , l’ordine è la ragione di esistenza dello Stato.
    Siccome lo Stato Italiano non è mai stato in grado di mantenere l’ordine da 150 anni a oggi -nemmeno con una dittatura ce l’ha fatta – e sta sempre più peggiorando, allora quello Stato perde la sua ragione di esistere. Lo Stato Italiano non conta un cazzo, dal momento che non sa tutelare la vita quotidiana di nessuna comunità, nè a Nord nè a Sud.
    A Sud poi vi è il problema che, così come a Nord c’è chi dice “negher de merda”, milioni di persone pensano “lo Stato è da in…are”.
    Dalle mie parti, Braveheart a parte, ci siamo rotti i coglioni perchè ci stanno togliendo il futuro.

  11. @ Giacomo
    “In un mondo globalizzato voi volete separarvi, in un europa che si allarga voi volete dividervi”
    “In un mondo che sta cambiando a livello geopolitico, dove l’asse occidente oriente del mondo sta per essere irrimediabilmente spezzato, ecco che ci dobbiamo preoccupare del piccolo “Pota” leghista e della sua ottusa visione delle cose, convinto che la sua fabbrichetta sia il centro del mondo”

    Non voglio risultare pesante, ma queste tue affermazioni denotano che si ha un’immagine politologica della Lega Nord ricavata dalle battute di Crozza o di Serena Dandini.
    La Lega Nord è l’unico partito assieme al partito del fu austriaco Heider, e alla Sinistra Radicale (comunisti doc) e al Fronte Nazionale Francese (in realtà ci sarebbe anche Forza Nuova per ovvie ragione che ti spiego tra poco) a porre il problema della globalizzazione. Nessuna altra forza politica osa soltanto pronunciare quella parola.
    Borghezio sta scassando i coglioni in parlamento europeo da quando era alle elementari. Fa solo quello.
    La Lega non solo è l’unica a parlare del problema della globalizzazione, ma sicuramente è l’unica (e dico l’unica) a tracciare una soluzione concreta.
    La globalizzazione è il decentramento di potere politico e la delocalizzazione della produzione, unita all’iniezione di pluralismi culturali che cancellano le vecchie identità territoriali e comunitaire (o i distretti industriali nel caso della globalizzazione economica).
    I casi sono due -forse è per quello che i partiti asserviti non ne parlano mai-:
    1) o si asseconda la globalizzazione, assecondando il concentramento di potere nelle mani di banchieri e multinazioali (che è quello per cui è stata creata la Comunità Europea in cui comandano personaggi mai eletti da un cazzo di nessuno e tenuti al guinzaglio da tutte le lobby possibili). Questa soluzione è tipica per esempio del PD: non è un caso che Prodi e Padoa Schioppa siano membri di combricole come il Club Bilderberg e dipendenti stipendiati dai delinquenti Goldman Sachs. QUesti non sono tipicamente ambienti da anti-globalizzazione. Il PD ne ha anche altri, ma sorvoliamo.
    2) o NON si asseconda quel processo. Mettendo limiti alla circolazione di merci e di flussi migratori (politiche importazione/esportazione e di immigrazione).QUesto non vuol dire separarci, vuol dire stabilire delle esigenze vitali come comunità nazionali e territoriali.

    Nel secondo caso si deve inoltre spiegare come ostacolare la globalizzazione o come darle un binario. Altrimenti si fa polemica da centri-sociali. E ti assicuro che anche la ganja che si fuma come presunta arma contro la globalizzazione va nelle tasche dei signori della globalizzazione.
    La Lega su questo ha una soluzione molto chiara, condivisa per ovvie ragioni storiche anche dalla estrema destra europea: protezionismo e corporativismo sindacale (non lo chiamano così, ma è la stessa roba).
    Fare in modo che lo Stato e tutto l’apparato produttivo (quindi anche i sindacati) sia orientato a proteggersi da sistemi di concorrenza internazionale non sostenibili e/o scorretti anche eticamente (vedi cinesi nei garage). Dazi, dogane, incentivi, sgravi, gabbie, etc.
    Solo in questo modo possono sopravvivere imprese di entità non competitiva rispetto all’entità delle multinazione e dei rispettivi capitali. SOlo così possono sopravvivere quelle che tu chiami “fabbrichette POTA”.
    Se poi ti stanno antipatiche le fabbrichette POTA – e non capisco perchè dal momento che hanno reso ricco il nostro paese e conciliano meglio di altri industrialismo con la dimensione umana dell’operaio- e preferisci la General Motors o la IgFarben, allora per opporsi alla globalizzazione resta solo da mettere in piedi un apparato economico come quello che c’era durante il Terzo Reich (ma ti assicuro che se già ti sta antipatico il POTA, ti staranno ancora più antipatici i vari Reinhardt,Schacht, Funk..). Per carità, funzionerebbe anche questo, ma mi pare un tantino eccessivo per sgomberare gli ambulanti nella metropolitana o le borsette Prada cucite dai bambini indiani.

    Al di là di queste linee -che ovviamente possono essere ragionate con mille varianti – si ha che si vuole assecondare la globalizzazione.
    Gianfranco Miglio lo ha sempre detto: per opporsi alla globalizzazione bisogna creare una macroarea privilegiata tra: Nord Italia, Svizzera, Austria e Germania. Senza uno scenario del genere -che nessuno dei banchieri che ci governa ci farebbe comunque costruire – l’Europa verrà schiacciata tra USA e cinesi.
    L’unico argine in Europa alla globalizzazione sarebbe una Mitteleuropa economica.
    Ti ricordi le proteste per le quote latte; quando tutti deridevano la Lega perchè difendeva gli allevatori?…certo, gisuti,puzzano di mucca gli allevatori!
    Guarda dopo 10 anni, dove ci troviamo: cerca il documentario di Milena Gabanelli sul latte in polvere.
    L’Europa non è indipendente nemmeno per quello che riguarda l’alimentazione. Meglio l’allevatore POTA ai criminali della Nestlè…
    …però, se facessimo entrare la Turchia in Europa, potremmo mangiare i Kebab.
    ora vado a mungere Dolly, la mia vacca grigia alpina

  12. Tante parole per dire una cosa sola: protezionismo.
    Mi fa specie che tutti gli strapagati papaveri dell’economia mondiale siano capaci di pensare soltanto in binario. On\off. Acceso\Spento. Globalizzazione\Protezionismo.

    Voi non siete antitetici alla globalizzazione, voi siete l’altra faccia della medaglia della globalizzazione. Voi nascete dallo stesso modo di ragionare, semplicemente con scopi opposte. BISOGNA SVILUPPARE NUOVE CATEGORIE DI PENSIERO.

    Quanto alla mia antipatia per le fabbrichette Pota, è presto detto: sono piene di giovani che non hanno mai viaggiato. Il nord è pieno di giovani lavoratori che non sono mai scesi al sud del pò. Di gente che non ha cultura. Ma non la cultura dei libri e delle univeristà, quella non è necessaria ne sufficente. E’ la cultura della curiosità verso il mondo, la volgia di imparare cose nuove, di innovare. Sono convinto che non porterà da nessuna parte.

  13. “Il nord è pieno di giovani lavoratori che non sono mai scesi al sud del pò. Di gente che non ha cultura. Ma non la cultura dei libri e delle univeristà, quella non è necessaria ne sufficente. E’ la cultura della curiosità verso il mondo, la volgia di imparare cose nuove, di innovare. Sono convinto che non porterà da nessuna parte”.

    Sono d’accordo, questo è uno dei motivi per cui la Lega non ha il peso che potrebbe avere. Deriva come dici tu, dalla composizione morale e intelletuale dei suoi componenti.
    Ma allora fate così: fondate un movimento-partito federalista che porti avanti e consideri gli tutti stessi problemi della Lega ma sia meno binario e più articolato nell’indicazione delle soluzioni. Il pensiero binario deriva dalla scarsa cultura del pensatore, vero.
    Ma anche non ammettere i problemi di cui parla la Lega -e anzi deriderli – denota scarsa conoscenza della gravità della situazione.
    Sviluppate voi nuove categorie di pensiero e togliete terreno alla compionente grossolana leghista; se aspettate che lo faccia Calderoli però, aspetterete a lungo…dovete farlo voi.
    Mi pare però che da Fini a Bersani, passando per Di Pietro quelle nuove categorie di cui parli siano per adesso ad anni luce di distanza.
    Ieri ero in treno e viaggiavo con 5 meridionali: siamo finiti a parlare di Nord e problemi della collettività. Sono rimasto stupefatto quando ho sentito che dicevano di essere d’accordo con la Lega.
    La poca evoluzione culturale della Lega di cui tu parlavi, è la garanzia che la Lega non riuscirà da sola ad arrivare dove vorrebbe, spazzando via il quadro politico italiano. Non ruscirà da sola.
    Ma per fortuna le stanno dando una mano tutti i partiti.
    Quando ce la farete a mandare a casa il berlusconimso, i suoi elettori li manderete dritti in bocca alla Lega.

  14. Sai che ti dico? Hai proprio ragione.
    E’ la nostra incapacità di fornire un visione alternativa del mondo che vi ha lasciato spazio. E sì, il cammino è ancora lungo.

    Però,
    non per questo avete il diritto di violare le regole democratiche mettendo dei simboli con valenza politica su delle scuole pubbliche. Quei simboli se ne devono andare. E se ne andranno, pare. Stavolta avevano veramente esagerato.

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