Perché in Padania vince la ‘ndrangheta?

La mafia, non lo si ripete mai abbastanza, c’è anche al Nord. E, come scrive Enzo Ciconte alle pagine 44 e 45 di ‘Ndrangheta Padana, la questione dovrebbe far riflettere i leghisti:

«Nell’ultimo quindicennio la ‘ndrangheta ha conteso alla Lega il controllo del territorio “padano”. Non è vero che al Nord c’è solo la Lega che controlla il territorio; c’è anche la ‘ndrangheta che, esattamente nelle stesse località dove c’è un forte insediamento della Lega, gestisce potere, agisce economicamente, fa investimenti, interviene in vari campi, anche sociali, ha una presenza in politica».

«L’egemonia politica e territoriale della Lega non ha comportato la scomparsa della ‘ndrangheta. A voler essere precisi, s’è realizzata una coabitazione tra Lega e ‘ndrangheta esattamente negli stessi territori. L’equazione “controllo del territorio da parte della Lega = scomparsa dei fenomeni criminali e mafiosi” non è affatto vera; anzi, è falsa. La preponderanza politica della Lega non ha assicurato una minore incidenza mafiosa su quei territori; al contrario, tale incidenza è aumentata. È un dato di fatto, è la descrizione della realtà così com’è; negare l’evidenza non serve a nulla. Serve, semmai, cercare di capire perché ciò sia avvenuto; e per farlo c’è bisogno di armarsi di coraggio e umiltà. Non è, questa, una polemica con la Lega, ma un invito a riflettere rivolto prima di tutto ai militanti e ai dirigenti della Lega, che affermano di battersi per la difesa del loro territorio e della loro identità; e non c’è motivo per non credere che queste intenzioni siano vere».

In sostanza, nel migliore degli scenari possibili per la Lega, e cioè il realizzarsi della secessione, la Padania si scoprirebbe infettata dal germe mafioso nella sua classe dirigente, nell’imprenditoria, nella giustizia, nelle forze dell’ordine e nella società civile, proprio quanto il resto del Paese appena abbandonato. Il che conduce alle domande che, giustamente, pone Ciconte:

«Qualcuno dei dirigenti della Lega ha riflettuto su questo pericolo? E quali rimedi ha immaginato

34 pensieri su “Perché in Padania vince la ‘ndrangheta?

  1. RAGIONAMENTO DI PICCOLO , MA RICCO INDUSTRIALE:
    perchè noi lombardi siamo troppo furbi.
    non ci facciamo mettere nel sacco da due terroni, anche se pieni di soldi.
    L’ultima parola l’abbiamo noi.
    e poi cos’è questa storia della mafia? La mafia sono balle….

  2. Riflessione che fa acqua da tutte le parti.

    E’ come quella ricerca fatta negli anni settanta che metteva in relazione il consumo di gelato con il voto al Partito Radicale. Si era riscontrato, infatti, che laddove era maggiore il consumo di gelato, maggiore era il consenso del Partito Radicale. Ovviamente le due cose non c’entravano affatto… Semplicemente, il Partito Radicale otteneva più voti nelle zone più ricche del Paese, dove, cioè, si consumava più gelato.

    Stessa cosa vale per questo discorso: è ovvio che la ‘ndrangheta (quando non è sistema, come in Calabria) si infiltra laddove c’è ricchezza. E la Lega è presente nelle zone ricche del Paese, cioè al Nord, dove, appunto, la ‘ndrangheta si infiltra.

    In ogni caso, l’arrivo della ‘ndrangheta al Nord è dovuto in gran parte al trasferimento dei mafiosi (e perciò dei familiari/compari) nelle carceri di Veneto, Lombardia e Piemonte negli anni ottanta, cosa contro la quale la Lega si batté duramente… E inutilmente. Ora ne subiamo le conseguenze.

    Vogliamo poi parlare di controllo del territorio? E’ risaputo che le autorità locali non possono combattere il crimine, compito assegnato alle Forze dell’Ordine.

    Se poi vogliamo dirla tutta, grazie a Maroni a capo del Ministero dell’Interno, centinaia di esponenti della ‘Ndrangheta sono stati arrestati, con durissimi colpi assestati a tale associazione a delinquere.

    Come mai è successo in precedenza.

  3. Qui non è questione di rapporti di causa-effetto, Roberto. Nessuno intende dire che la Lega causa la ‘ndrangheta (quindi l’esempio del gelato è del tutto fuoriluogo, per quanto efficace). Qui la questione è più profonda: perché per 15 anni i due sistemi hanno convissuto? E soprattutto: come porre fine alla convivenza? Mi fa piacere che tu abbia tutte queste certezze. Io, e soprattutto l’autore del libro, che studia il fenomeno da vent’anni, ne ho molte meno.

    • L’esempio del gelato non verte sulla causa/effetto (e ci mancherebbe anche che ipotizzassi la Lega come causa della ‘Ndrangheta!), bensì sulla corretta valutazione delle variabili per poter stabilire delle relazioni logiche.

      E la relazione “dove c’è la Lega, vince la ‘Ndrangheta” è illogica, per quanto detto nel commento precedente.

      In ogni caso, la Lega non è parimenti presente in tutto il Nord e non è al governo presso tutte le amministrazioni locali.
      Al Nord ci sono molte amministrazioni locali di Centrosinistra, per esempio, o di Centrodestra senza la Lega… Eppure anche in quelle province/comuni s’infiltra la ‘Ndrangheta.

      Parlare, poi, di convivenza, è del tutto improprio. Cosa significa convivenza? Anche qui si mettono insieme due cose completamente diverse: un’associazione politica espressione della volontà popolare con un’associazione a delinquere che al Nord certo non ha gli stessi connotati di sistema che ha in Calabria.
      Per quel che riguarda la Calabria e la Sicilia, infatti, puoi parlare di convivenza tra politica e sistema mafioso, perché questo pervade ogni aspetto della società e, appunto, è SISTEMA… Ma non certo puoi dire le stesse cose per il Nord, dove la ‘Ndrangheta si occupa di droga e al massimo riciclaggio.

      Insomma, secondo il mio modesto parere, il ragionamento di Ciconte poggia su basi molto deboli o perlomeno su forzature.

  4. Chissà, può darsi tu abbia ragione. Quando finisco di leggere il libro ti dico su quali dati si basa questa ipotesi di Ciconte, che al momento ho postato per sollevare il problema, più che per avanzare risposte. Ci rileggiamo. Grazie del commento.

  5. Diciamo che ci sono punti in comune tra le due organizzazioni

    1) il territorio e’ un asset per entrambe
    2) le relazioni familiari/amicali sono fondamentali per farsi strada in entrambe le organizzazioni
    3) entrambe le organizzazioni sono leniniste e non scalabili (al netto di una lotta armata)
    4) Entrambe hanno un particolare interesse per le banche

    devo continuare con le imbarazzanti analogie? E’ chiaro che tra lega e n’drangheta non c’e’ una relazione tra causa-effetto (anche se per esempio la mafia non a caso tanto’ piu’ volte di mettere in piedi partiti autonomisti/secessionisti in Sicilia -Curioso no?-) di sicuro entrambe traggono profitto da un certo humus culturale

    • Quale sia l’humus culturale al quale tu fai riferimento non lo so proprio…

      Inoltre, le “imbarazzanti analogie” che tu poni tra Lega e ‘Ndrangheta potrebbero essere valide per qualsiasi altro partito.

      Con le dovute specifiche, potremmo trovare mille analogie anche tra Gesù Cristo e Hitler…
      Il discorso è sempre il solito: è possibile individuare tutte le relazioni che si vogliono… Bisogna però vedere se hanno senso.

      E le tue, caro Metapapero, non voglio certo offenderti… Ma non hanno senso (per quanto già detto nel commento precedente).

  6. mica vero: esistono partiti scalabili (anzi nella prima repubblica erano tutti scalabili, persino il piu’ leninista di tutti, il PCI)
    esistono (o sono esistiti) partiti di opinione, fondati su idee o ideologie, che non ponevano il territorio al centro della loro azione politica… e cosi’ via…

    Certo nella loro degenerazione i partiti si son sempre interessati delle banche, e ultimamente il familismo e’ diventato piu’ presente in maniera trasversale, ma non e’ vero che le analogie sono valide per qualunque partito.

  7. Aldilà del fatto che possano essere applicate o meno a qualunque partito (magari non quelle che hai citato tu… Ma certo mille altre cose in comune, per forza di cose, tra due organizzazioni di qualunque genere, altrimenti non si chiamerebbero “organizzazioni” entrambe ma organizzazione l’una altra “panino” l’altra, per esempio), cosa vorresti dire, che Lega e ‘Ndrangheta sono paragonabili?

    Ti ripeto, sia Gesù Cristo che Hitler avevano dei discepoli, entrambi erano dei leader, entrambi erano di sesso maschile, entrambi (presumibilmente) avevano i capelli scuri, entrambi sono passati alla storia… E mille altre cose avevano in comune. E allora? Bastano forse queste mille cose per porre una relazione seria tra i due?

    Certo che no.

    Cerchiamo, per favore, di non fare inutili disquisizioni sofistiche e parliamo di cose serie e soprattutto reali.

  8. Il paragone tra Gesu’ e Hitler non funziona perche’ esiste una differenza fondamentale tra loro, cioe’ uno predicava l’amore e l’altro l’odio.

    Certo ogni organizzazione che si rispetti ha un capo , un organigramma. Ma poi si differenziano per i loro scopi, per come li raggiungono e per come sono organizzate al loro interno

    Da questo punto di vista Lega e n’drangheta condividono uno scopo, che e’ la difesa del loro territorio. Certo una la fa in maniera abbastanza democratica, l’altra utilizza la lupara.

    E qui torniamo al clima culturale, cioe’ alla mitizzazione del territorio come luogo fondante della politica (e della sua azione)

  9. Caro Metapapero, le organizzazioni possono avere molteplici scopi, mica solo uno. Anche Gesù Cristo e Hitler condividevano almeno uno scopo: diffondere il proprio pensiero. E anche un cane, solitamente, difende il proprio territorio. E allora vogliamo dire che la Lega è paragonabile a un cane?

    Continui sulla tua linea di ragionamento… Che formalmente non fa una piega ma contenutisticamente non sta in piedi e afferma una cosa gravissima, cioè che la Lega e la ‘Ndrangheta sono 2 organizzazioni paragonabili. Insomma, cose dell’altro mondo che non meriterebbero nemmeno di essere discusse.

    In ogni caso… per non dover continuare a ripeterci, direi che ognuno ha detto quel che pensa. Se sei d’accordo, finiamola qui.

    Buona serata.

  10. Quando la Lega piazza soli delle alpi anche nei posacenere di una scuola – e non solo, basta girare una qualsiasi cittadina di provincia nordica per trovare adesivi leghisti appiccicati sui lampioni e insegne stradali storpiate coi ‘nomi autoctoni’- effettivamente mi viene il dubbio che la Lega marchi il proprio territorio come i cani. Il punto, tornando mio ragionamento, e’ che proprio sui contenuti che si dovrebbe riflettere, cioe’ sulla valenza culturale del territorio nella declinazione leghista.

  11. Si, ma non hai detto perche’ e’ assurdo. Quanto al resto, vivendo al nord, ho amici e conoscenti leghisti. Non demonizzo loro, ma critico la politica della lega che e’ miope, xenofoba e in alcune manifestazione assolutamente e incontrovertibilmente stupida.

  12. Buonasera. Ho letto con grande interesse il vs dibattito.
    Vi segnalo un libro che è stato presentato stamattina alla trasmissione SOTTO TIRO Di Roberto Galullo,giornalista splendido che da anni si occupa di mafia. ogni mattina alle 6.50 su Radio Sole 24 ore. E’ scritto dal prefetto MUSOLINO, calabrese, attualmente a Genova. Si chiama Zona Grigia o qualcosa del genere. Edizione Città del Sole . Se qualcuno l’ha letto, cosa ne pensa? io lo comprerò a breve. Parla deleprchèal sud la gente sis ente in dovere di chiedere favori ai compari. Credo il coautore, sia uno psichiatra

  13. Mi chiedo se avere un punto di vista diverso dal suo, caro Grillo, la dispone all’arroganza.
    “tu come molti altri rientri in quella categoria di persone che sanno fare bene una cosa, ossia demonizzare e deridere”
    Il fatto che il blog accetti il pensiero di tutti non implica che ognuno abbia il diritto di criticare un’ideale opposto al proprio.

  14. Mi pare siate molto scaduti con questi accostamenti ndrangheta-Lega Nord….
    Andate a vedere cosa ha fatto il ministro Maroni per colpire la mafia ed i suoi beni, oggi restituiti allo Stato.
    Su 30 più pericolosi latitanti, in questi ultimi due anni e mezzo, ne sono stati arrestati 28….mi sembra basti come risposta…
    Cari del Nichilista,
    cercate il fango dove c’è veramente e non fate accostamenti ridicoli, altrimenti scadete come i peggiori pennivendoli che si leggono purtroppo ancora in giro.
    Buon lavoro

  15. Metapapero, il paragone è assurdo (e l’ho detto subito, altro che no) perché mette sullo stesso piano una forza politica democratica (che tra l’altro, con Maroni, ha dimostrato di volere e sapere combattere la ‘Ndrangheta) con un’associazione a delinquere. E questo paragone si basa su affascinanti quanto sterili sofismi.

    Malavoglia, non so se lei ha letto gli interventi… Io accetto ovviamente le opinioni, e senza alcuna arroganza, mi pare (se dovesse essere percepito il contrario, me ne scuso), ma quando si dicono cose assurde, lo dico senza timore. A meno che per lei paragonare la ‘Ndrangheta alla Lega non sia accettabile.

    Ripeto, per me è assolutamente assurdo, oltre che grave, perché criminalizza un partito politico. In puro stile, quì sì, leninista.

  16. l’acuta osservazione del Grillo mi ha fatto venire in mente un’altra analogia tra Lega e N’drangheta: entrambe sono contro lo Stato Italiano

  17. Roberto Grillo; un maestro di qualunquismo mascherato da inoppugnabile analisi logica condita con qualche spolveratina di spocchia accademica. Possibile che ci vogliano 22 commenti per arrivare a dire che la Lega è un partito di merda, anti-italiano, nepotista, traffichino, ipocrita, razzista e xenofobo? Possibile che occorrano 22 commenti per far capire che, il presunto “GRANDEM MINISTRO” Roberto Maroni, insieme al suo “governo della sicurezza”, si illude di risolvere la piaga della criminalità organizzata semplicemente tagliando fondi alla cultura ed aumentando quelli per la lotta alla mala?
    Minchia quanto siamo schiavi di certa propaganda. Ci vuole così tanto a capire che, l’unica vera arma efficace contro camorra, mafia e ‘ndrangheta, E’ PROPRIO LA CULTURA? Che se arresti 20 capi mafiosi ma i territori dove li hai arrestati continuano ad essere poveri ed ignoranti NON HAI RISOLTO UN BENEAMATO? Possibile che l’informatissimo tuttologo Grillo non comprenda come, la politica dello stato-manganello e dallo stato-arresto paga nell’immediato ma non risolve il problema alla radice?
    E ora mi raccomando, eh? Non voglio leggere le stronzate spocchiose di prima alla “il tuo ragionamento non ha senso”.
    Grazie

  18. Caro Germano, se non vuole, non Le dirò che il Suo commento è senza senso. Le dirò, invece, che è essenzialmente una sequenza di insulti e volgarità che rivelano la piccolezza Sua e del Suo pensiero.

    E adesso, se vuole, ribatta pure con ancor più foga e fantasia. Ma Lei resterà un pur sempre ottimo dispensatore di volgarità. Nient’altro.

    Che vuole che le dica… Ognuno ha un talento, probabilmente questo è il Suo. Se lo tenga ben stretto e, mi raccomando, cerchi di non rivelarne il segreto in giro, ci basta Lei come fulgido esempio.

  19. Non capisco, e questo mi succede molte volte, discutendo, perché si debba, prima di tutto tirar fuori argomenti che nulla c’entrano con quello in questione (si parlava, infatti, di relazione/paragaone tra Lega Nord e ‘Ndrangheta e non di razzismo e altre assurde amenità o di fondi alla cultura…) e poi scadere sempre nell’insulto (anche personale) e nella volgarità.

    Non capisco proprio.

    Un conto, infatti, è discutere anche animatamente ma con pacatezza e rispetto, come con Fabio Chiusi, Il Metapapero e gli altri che qui sono intervenuti… Un conto è doversi confrontare con gente come Germano Milite…

    Che tristezza.

  20. SCUSATE SA FACCIO UN COPIA E INCOLLA DI UN MIO PRECEDENTE INTERVENTO……

    Buonasera. Ho letto con grande interesse il vs dibattito.
    Vi segnalo un libro che è stato presentato stamattina alla trasmissione SOTTO TIRO Di Roberto Galullo,giornalista splendido che da anni si occupa di mafia. ogni mattina alle 6.50 su Radio Sole 24 ore. E’ scritto dal prefetto MUSOLINO, calabrese, attualmente a Genova. Si chiama Zona Grigia o qualcosa del genere. Edizione Città del Sole . Se qualcuno l’ha letto, cosa ne pensa? io lo comprerò a breve. Parla del perchè al sud la gente si sente in dovere di chiedere favori ai compari. Credo che il coautore sia uno psichiatra

  21. Bon, dopo l’intervento di ieri sera di Saviano possiamo aggiungere altre due interessanti analogie tra Lega e N’drangheta

    – le cosche del Nord vogliono secedere da quelle del Sud

    – Miglio che propone la costituzionalizzazione delle mafie ed evoca un clientelismo “buono”

    Direi che questo chiude definitivamente la questione del perché in Padania vince la n’drangheta.

    • evidentemente meglio contestare – a chiacchiere, che nel merito e’ troppo arduo – Saviano che Miglio. Ognuno si (s)qualifica per quello che e’

  22. Chi ha mai detto che Miglio è incontestabile? Qualcuno qui lo ha mai detto?

    A me non pare proprio.

    Miglio, poi, pur essendo da molti definito l’ideologo della Lega, con la Lega ha avuto poco a che fare. Ha detto mille altre cose che la Lega non ha mai fatto sue…

    Già, hai proprio ragione, ognuno si (s)qualifica per quello che è.

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  25. li prenderemo uno ad uno. E li rispediamo sforacchiati fuori
    confine.
    Nessuno mette in dubbio che anche al nord ci siano infiltrazioni
    mafiose. Ma questo non è argomento contro il federalismo.

    PADANIA NAZIONE !

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