Lo spazio resta vuoto

C’è la nuova vecchia destra di La Russa, quella tradizionalista di Storace, quella giovanilista di Meloni, quella che non si arrischia di Gasparri (pare non segua La Russa ma resti nel Pdl – ammesso resti, il Pdl), quella estremista di Forza Nuova, quella estremista ma non nuova della Fiamma Tricolore, quella neonazista degli imitatori di Alba Dorata (imago imaginis, una sorta di sublime al contrario), quella nazirock di CasaPound, quella pentita di pentirsi degli ex-Fli rientrati nel Pdl (i Ronchi, gli Urso), quella pentita ma non di pentirsi dei finiani ora in Fli (domani chissà), quella terzorepubblichina in orbita Montezemolo, quella conservatrice-istituzionale di Monti, quella montiana nel Pdl, quella anti-montiana nel Pdl, quella liberista di Giannino, quella ultraberlusconiana di Santanchè (somiglia a quella tradizionalista di Storace, ma per qualche ragione non è più la stessa), quella ex-ultraberlusconiana di Stracquadanio, quella impolitica che guarda a Grillo, quella delusa dalla poltiica che guarda(va) a Renzi, quella iperlocalista che ancora si aggrappa alla Lega, quella che vuole vivere di Fede (cit.) e quella che vuole la rivoluzione di Sgarbi (se moderata, è di Samorì). Ciascuna rivendica uno spazio politico. E tutte insieme queste destre, scusate eventuali imprecisioni, non ne fanno una, lo spazio resta vuoto.

3 pensieri su “Lo spazio resta vuoto

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